Riccardo Foglietta
Presso il Comando dei Carabinieri di Terni, sono state illustrate due operazioni condotte dai militari dell’Arma che hanno portato ad un totale di tre arresti, di cui due per droga ed uno per truffa. Venerdì sera i Carabinieri della Stazione di Acquasparta, durante un normale servizio di controllo del territorio, hanno fermato sulla E45, poco prima dell’area di servizio ESSO, una macchina BMW con a bordo un uomo e una donna. Appena fermati i due sono sembrati sorpresi ed innervositi, forse perchè non abituati ad affrontare situazioni del genere, cosa che ha insospettito i Carabinieri e che li ha portati ad effettuare una perquisizione approfondita in seguito alla quale sono stati rinvenuti, occultati in un vano collocato all’interno del portabagagli, cinque panetti di hashish. I due fidanzati (35enni) sono originari della provincia di Viterbo e non hanno alcun tipo di precedente; la donna non svolge alcun tipo di attività lavorativa mentre l’uomo è un rapresentante di detersivi ed erano andati a Perugia (secondo la loro versione acquistandoli in centro da un marocchino) investendo del denaro prendendo 500 grammi di hashish, adducendo come motivazione il fatto che la crisi si fa sentire, il lavoro va male e che quindi c’era la necessità di arrotondare in qualche modo. I due, infatti, hanno dichiarato di aver acquistato l’hashish spendendo 3 euro al grammo con l’intento di venderlo, successivamente, al costo di 8-10 euro. L’uomo e la donna sono stati tratti in arresto e condotti al carcere di Sabbione. Sabato mattina, invece, i Carabinieri sono intervenuti a seguito di una chiamata arrivata dal 112, fatta da una persona che ne chiedeva l’intervento perchè insospettita dall’insistenza con cui un individuo, successivamente ad un sinistro stradale, chiedeva del denaro. Una volta arrivati sul posto i militari hanno dovuto rintracciare il soggetto in questione, che nel frattempo si era allontanato. La ricostruzione dei fatti è stata questa: in Via Vanzetti un sessantenne ternano stava guidando tranquillamente quando, ad un certo punto, ha sentito un botto provenire dalla parte posteriore della vettura; è stato allora fermato da una persona che occupava un’altra macchina, una Lancia Dedra, che gli ha detto di aver subito un danno all’autovettura e che quindi necessitava di un risarcimento in denaro. Il 60enne, però, si è insospettito a causa della fretta con cui l’uomo voleva che la transazione fosse eseguita, ed ha contattato il 112. La persona fermata, un pluripregiudicato originario di Boscoreale, aveva cercato di mettere in atto la cosiddetta truffa “dello specchietto”: individuata la vittima ed avendo sverniciato preventivamente l’automobile, aveva dato un colpo alla carrozzeria provocando un rumore da “impatto”. L’uomo è stato condannato, anche in considerazione dei precedenti a suo carico, a sei mesi di reclusione.
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