Alessio Vissani, Fabio Tacchi e Daniele del Dottore sono tre amici con la passione comune per l'arte e le fiabe: nasce cosi l'idea della mostra “C'era una volta…”, inaugurata ieri, presso la chiesa di Santa Maria di Betlem, con il patrocinio del Comune di Foligno e la collaborazione del Circolo Cinefoto Hispellum. I tre artisti, attraverso la fotografia e la pittura, hanno saputo dare una visione personale ed originale di otto fiabe, scelte fra classici e racconti meno conosciuti.
Un progetto nato circa un anno fa basato sulla ricerca dell'origine di queste narrazioni e delle loro diverse versioni popolari. La Piccola Fiammiferaia, Biancaneve e i sette nani, Pinocchio, Peter Pan, L'apprendista Stregone, La Fanciulla senza mani, Cappuccetto Rosso e La Bella e la Bestia, sono i personaggi che animano le opere della mostra. Nonostante la tematica e l'allestimento, disseminato di giocattoli e libri per l'infanzia, l'esposizione non è però dedicata ai bambini, ma agli adulti: “ci siamo resi conto che le fiabe, un po' come la vita reale, presentano il superamento di un ostacolo che porta poi ad un esito positivo – dice Daniele Del Dottore – per questo abbiamo scelto tutte storie che finiscono bene”. Una visione ottimista della vita, anche se alcune opere illustrano con ironia, ed un pizzico di critica, la condizione attuale di molti giovani. Ne è un esempio la foto dedicata alla Piccola Fiammiferaia, che in questo caso è interpretata da una ragazza neolaureata, costretta a chiedere l'elemosina per vivere.
Alessio Vissani ha 30 anni e di mestiere fa il fotografo. I suoi lavori mostrano un notevole uso della tecnica e della luce, a vantaggio di un'espressività suggestiva e di forte impatto. Fabio Tacchi, 27 anni, è un grafico con la passione per il disegno e la pittura. Dalle sue opere pittoriche emerge una predilezione per i soggetti astratti, che sanno esplorare in maniera profonda e archetipica aspetti primitivi della mente umana, con un uso di colori cupi ed essenziali. Daniele del Dottore, 30 anni, è infermiere e pittore. I suoi quadri si ispirano apertamente alla pittura metafisica di Giorgio De Chirico, ma sono valorizzati da un uso forte e vivace del colore, che restituisce un carattere originale ed attuale alle opere.
Alla gremita inaugurazione, che ripaga i tre giovani folignati dell'impegno e della passione dedicati a questa avventura, è intervenuto il prof. Claudio Stella per illustrare il lavoro dei giovani artisti e il significato delle narrazioni per bambini: “la fiaba è uno strumento simbolico ed allegorico attraverso il quale il bambino approccia il mondo – spiega il prof. Stella – rappresenta la materializzazione delle paure dell'infanzia, fornendo però anche gli strumenti per superarle”.
La mostra rimarrà aperta fino al 19 giugno e sarà visitabile tutti i giorni dalle ore 16,30 alle 24,00.
(MAB)