Prima senza vip al Festival di Spoleto che ieri ha aperto la 63ma edizione nella bellissima Piazza Duomo, che ha fatto da straordinaria cornice alla Favola di “Orfeo”, opera che per quasi due ore ha letteralmente catturato il pubblico presente.
Il cambiamento di date a questa seconda metà del mese di agosto, causa covid, con il Parlamento chiuso per ferie, ha convinto i più a prenotare le ferie fuori Umbria.
La scelta poi di Piazza Duomo per la Prima (solitamente tenuta al Teatro Gian Carlo Menotti) ha convinto molti spettatori ad un abbigliamento meno formale.
Non mancavano comunque signore in abito lungo e uomini in smoking, come si conviene ad una Prima del Festival.
Ad eccezione del senatore Walter Verini, segretario umbro e tesoriere nazionale del pd, e del senatore Luca Briziarelli (Lega) i vip presenti in piazza erano sostanzialmente le autorità locali.
A cominciare dal sindaco e presidente del Festival Umberto De Augustinis accompagnato dalla moglie, il vice presidente del Festival Dario Pompili, il Presidente della Fondazione CaRiSpo Sergio Zinni, il presidente del consiglio comunale Sandro Cretoni, una buona parte di assessori (tra cui Ada Urbani e Francesco Flavoni) e di consiglieri comunali.
Presente in piazza anche il professor Eduardo Rozo Acuna, già preside della Facoltà di Giurisprudenza di Urbino, ed ormai spoletino di adozione.
Sentita la mancanza anche di una rappresentanza della Regione e del Consiglio regionale. Che però, assicurano da Perugia, sarà presente al Concerto finale.
Ad aprire la serata evento è stato il Presidente della Fondzione CaRiSpo, l’avvocato Sergio Zinni, che ha consegnato il prestigioso premio dell’istituzione rappresentata al direttore artistico Giorgio Ferrara: “Giunto a Spoleto 13 anni fa, Giorgio è stato investito di un compito arduo e ambizioso: quello di riportare il festival ai suoi antichi splendori” ha esordito Zinni.
“La crescita di pubblico e il rinnovato interesse di stampa e media hanno costituito una spinta preziosa per Spoleto e il suo territorio, territorio che, grazie al Festival, è conosciuto in tutto il mondo. E’ con gioia quindi che consegno il Premio a Ferrara per l’appassionato e lungimirante lavoro svolto dal 2008 ad oggi”.
Il microfono quindi è passato al d.a., che quest’anno concluderà la sua esperienza al Festival, che ha voluto dedicare il premio a tre personaggi che hanno contribuito a far grande il Festival: “Tre meravigliosi esseri che in questi tredici anni mi hanno affiancato, sono stati sempre solidali con le mie scelte e hanno partecipato al Festival con il loro grande talento. Tre amici che non ci sono più; a loro dedico questa premiazione: Carla Fendi, Luca Ronconi e Franca Valeri” ha concluso tra il lungo applauso del pubblico.
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