Festival Spoleto, successo travolgente per Eleonora Abbagnato in Soirèe Roland Petit - Tuttoggi.info

Festival Spoleto, successo travolgente per Eleonora Abbagnato in Soirèe Roland Petit

Carlo Vantaggioli

Festival Spoleto, successo travolgente per Eleonora Abbagnato in Soirèe Roland Petit

Romano pieno di pubblico fino all'ultima pietra | Il ritorno di Poste Italiane con Luisa Todini
Sab, 04/07/2015 - 14:19

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Giorgio Ferrara lo aveva annunciato per tempo in conferenza stampa, “vedrete che roba…”. Lo spettacolo Soirèe Roland Petit con la l’etoile Eleonora Abbagnato è in effetti una sorta di deflagrazione. Erano anni che il Teatro Romano non si riempiva fino all’ultima pietra disponibile, come è accaduto ieri sera, 3 luglio. Non era accaduto nemmeno per Voces di Sara Baras, che pure è sembrato essere un trionfo in termini di presenze e gradimento.
Diciamolo subito, lo spettacolo Soirèe Roland Petit è un format che, con i naturali avvicendamenti dei ballerini comprimari, gira per i palcoscenici d’Italia sin dal 2010, sempre imperniato intorno alla figura di Eleonora Abbagnato. Dunque non una primizia assoluta, ma una robusta formula di successo che stimola nel pubblico la consueta immedesimazione con il mito dell’artista feticcio.
Nel caso della Abbagnato poi anche una presenza mediatica come personaggio dalle innumerevoli copertine di settimanali popolari e non.
Ciò detto, l’etoile dell’Operà di Parigi, scoperta da Roland Petit in persona (lei stessa lo definisce “un padre” ) e solo da ultimo neo direttrice del Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma è una artista preziosa che incarna al contempo eleganza e rigore tecnico, plasticità ed esecuzione millimetrica.
Il suo curriculum artistico è una mini-enciclopedia del mondo del balletto, tante sono le collaborazioni e le coreografie importanti danzate nella sua carriera, ed il suo ruolo come messaggera dell’arte e della cultura italiana nel mondo è indiscutibile.
Soirèe Roland Petit è dunque il giusto omaggio ad uno dei più importanti coreografi contemporanei che ha segnato diversi passaggi di stile dalla fine degli anni’40 in poi.
In scena a Spoleto un potenza di fuoco della danza che farebbe gola ad ogni manifestazione.
Luigi Bonino Direttore Artistico del repertorio di Roland Petit, Stéphane Bullion Étoile de l’Opéra di Parigi, Claudio Coviello Primo ballerino del Teatro alla Scala, Audric Bezard Primo ballerino de l’Operà (sostituirà Mathieu Ganio Étoile de l’Opéra di Parigi, indisposto), Nicoletta Manni Prima ballerina del Teatro alla Scala, Alessandro Riga Primo ballerino della Compagnia Nazionale di Danza di Madrid, Marian Walter Primo ballerino étoile del Balletto dell’Opera di Berlino, Iana Salenko Prima ballerina étoile del Balletto dell’Opera di Berlino, Maria Yakovleva Prima ballerina assoluta dell’Opera di Vienna.

Nel programma della serata trovano spazio una serie di balletti che segnano l’evoluzione di Petit nella coreografia. Ne citiamo alcuni; dal rigore, tuttavia originale, de La rose malade scritto per la grande Maya Plisetskaya scomparsa a maggio di quest’anno, al curioso e innovativo Notre Dame de Paris, o al crudo e tempestoso Le jeune homme et la mort su libretto di Jean Cocteau, per arrivare in chiusura allo sciccoso Cheek to Cheek con le musiche di Irving Berlin e i costumi di Yves Saint Laurent.
Sulla esecuzione non c’è molto da dire, anche perchè eventuali sbavature, ammesso che siano state notate, sono sommerse dagli applausi scroscianti del Romano al completo e se dovessimo citarle noi, saremmo comunque minoranza assoluta. Ubi maior…
Confessiamo una certa ritrosia per tutto ciò che sono Galà, Reunion, o Soirèe “dedicate a…”, dove la performance individuale o la fama dell’artista di turno sovrasta spesso il senso dello spettacolo messo in scena. Una sorta di gladiatore tra i leoni. Nel caso della danza poi la cosa si fa macroscopica perchè a meno di essere storici della materia, è impossibile per un pubblico di appassionati aver visto tutto il ballabile dell’ultimo secolo, e quindi la coreografia passa quasi sempre in secondo piano, lasciando spazio solo alla bellezza e armoniosità dei movimenti dei ballerini, la performance appunto.
Lo spettacolo di Spoleto58 è stato sponsorizzato da Poste Italiane che fanno il loro ritorno a Spoleto dopo alcuni anni di assenza grazie anche alla presidente Luisa Todini, presente in platea e salutata in apertura di spettacolo da Giorgio Ferrara.
Curiosità- All’inizio di Cheek to Cheek, il primo ad entrare in scena è Luigi Bonino che, come si può anche notare dalle foto, ha una rassomiglianza piuttosto evidente con il Mikhail Baryshnikov di qualche anno fa, tant’è che qualcuno tra il pubblico comincia a mormorare, “Ma è lui?…”. Di certo sarebbe stata una bella sorpresa poter assistere ad un passo improvvisato tra la Abbagnato e Baryshnikov. Magari in futuro, chissà.
Per gli amanti dei numeri, 10 minuti di applausi e due bis del Dèfilè Finale.

Riproduzione riservata

Video: Tuttoggi.info

(Modificato h 18,07)

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