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Festival Spoleto, Ferrara confermato fino al 2017. Fuori dal Cda Gilberto Stella e una banca

Carlo Ceraso
Giorgio Ferrara resterà alla guida del Festival dei 2 Mondi fino al 2017. Con una decisione a sorpresa che anticipa di 9 mesi la scadenza naturale del contratto (fissata al 31 dicembre 2012), ieri sera il Cda della kermesse menottiana ha formalizzato il rinnovo del mandato per il prossimo quinquennio. La decisione, presa all’unanimità dai 7 componenti del board, per la verità era stata votata già alle 17 ma si è dovuto attendere la controfirma del Ministro per i Beni e Attività Culturali Lorenzo Ornaghi.
Passa dunque la linea del sindaco Daniele Benedetti che aveva proposto ai componenti del consiglio e al ministero la riconferma di Giorgio Ferrara, “visti i notevoli risultati raggiunti”. Quest’ultimo ieri, all’atto di accettare il mandato, ha deciso di decurtare il proprio compenso del 10%: un segnale in controtendenza rispetto a quanto si è quotidianamente costretti a registrare da parte della casta di politici e burocrati (l’ultima in ordine di tempo è la decisione della Camera di mantenere per altri 10 anni i benefit agli ex Presidenti della Camera dei deputati; vi ha rinunciato solo l’ex presidente Casini). L’emolumento passerà quindi dagli attuali 169mila euro l’anno a 152mila.
Stop doppio incarico – ma non è l’unica novità presa dal Consiglio. Ferrara, che ricopre le cariche di direttore artistico e presidente della Fondazione Festival, a partire dal prossimo dicembre rinuncerà a quest’ultima carica. Una manovra voluta dal primo cittadino per stroncare definitivamente i richiami (e gli attacchi) giunti più volte dai banchi dell’opposizione che da sempre chiede lo sdoppiamento dei due incarichi a fini di trasparenza.
Il nuovo presidente – la figura del presidente spetterà invece al MiBaC di Ornaghi anche se appare evidente che il nome sarà preventivamente concordato con Ferrara e Benedetti. L’auspicio di molti è che si possa trattare di un nome di prestigio della scena internazionale, un personaggio capace di attrarre investimenti e aiutare il percorso di rilancio avviato nel 2008.
Fuori dal Cda – dicembre prossimo segnerà però anche l’uscita di scena di due consiglieri, il cui organo passa infatti da 7 a 5 rappresentanti. Ad uscire di scena sarà di sicuro l’attuale vice presidente della Fondazione Gilberto Stella (incarico che resterà nelle sole mani del sindaco), mentre l’altra poltrona verrà sfilata ad uno dei soggetti privati che rappresentano gli sponsor storici della kermesse: le banche. Difficile dire chi sarà fra CaRiSpo, Fondazione CaRiSpo, Bps e Scs, anche se è probabile che verrà assegnata alla istituzione che, sotto il profilo economico, sarà più ‘presente’. Sotto questo profilo la scelta sembrerebbe già fatta, dal momento che la bilancia pende dalla parte dei 2 soggetti targati “CaRiSpo” (i due istituti contribuiscono in verità in parti eguali – circa mezzo milione di euro ciascuno – ma la Bps per un quarto sotto forma di biglietti per il Concerto finale). C’è poi da capire cosa deciderà piazza Pianciani dopo l’annunciato taglio del dg Tuccari al finanziamento per il Festival. Continueranno invece a far parte del board il rappresentante della regione dell’Umbria (che dall’insediamento di Catiuscia Marini e dell’assessore Fabrizio Bracco ha avviato una politica di concreto sostegno al Festival) e quello della Provincia di Perugia (l’ex senatore spoletino Pierluigi Castellani per delega del presidente Guasticchi). E' la permanenza di quest’ultima istituzione nel Cda a lasciare qualche perplessità, visti gli scarsi contributi apportati alla manifestazione. Secondo l’ultima relazione della Corte dei Conti, la Provincia contribuisce infatti per soli 20mila euro. Un po’ pochino per avere una voce in capitolo sulla gestione e sul futuro stesso del Festival dei 2 Mondi.
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