Sa.Mi.
Ventuno eventi tra i quali anche un’opera di Mozart, un ensemble musicale di Saint-Saens e un happening dell’orchestra di fiati ispirata al cinema per ragazzi.
E’ questo il ricco programma offerto dalla neonata collaborazione tra Il Festival dei Due Mondi ed il conservatorio di Perugia e presentato questa mattina presso la sala Fiume di Palazzo Donini a Perugia.
Assenze giustificate quella del direttore artistico Giorgio Ferrara e del sindaco di Spoleto Daniele Benedetti – il primo indaffarato nelle prove dell’Opera che aprirà a 55ma edizione e di cui è regista, il secondo impegnato da impegni istituzionali, ma che hanno tenuto ad inviare delle missive di soddisfazione e incoraggiamento all’iniziativa. Presenti il presidente del Conservatorio di Perugia Antonio Bellini ed il Maestro Paolo Franceschini. “Abbiamo ricevuto questa chiamata straordinaria – ha spiegato Bellini – nel giorno dell’equinozio di primavera e oggi nel solstizio d’estate presentiamo quella che per noi rappresenta una immensa scommessa. E’ un grande investimento e un’opportunità unica per permettere ai nostri migliori allievi di presentarsi innanzi ad un pubblico così eccezionale in un contesto unico”. Presente anche l’assessore regionale Fabrizio Bracco “La presenza del Conservatorio – ha spiegato Bracco – occuperà uno spazio interessante nel cartellone del Festival ed è un passo significativo della sempre crescente collaborazione tra la Regione e questa grande manifestazione; pensare che si esibiranno gli allievi del più grande centro di eccellenza per la formazione di musicisti che c’è in Umbria ci lascia immaginare la nostra regione come un grande centro di produzione di cultura. Questa idea è maturata all’interno del Festival stesso e l’istituzione che rappresento non poteva che sostenerla e incentivarla”.
Più di qualche minuto è stato speso dall’Assessore Bracco per affrontare le polemiche relative alla sovrapposizione di date tra le due grandi rassegne musicali umbre per antonomasia, il Festival di Spoleto e Umbria Jazz . “Sembrano oramai divenute oggetto della tradizione anche le polemiche sulla coincidenza delle date – spiega Bracco – ma vanno superate, non usate strumentalmente; i pubblici di riferimento non sono omologati e troppo spesso ci si fossilizza su questo aspetto. Dobbiamo promuovere l’Umbria come unico grande contenitore di tutte queste eccellenze e non soffermarsi sempre su temi che sono sempre quelli mentre tutto ci cambia intorno”. Insomma non ci sta l’Assessore regionale alla cultura a prestare il fianco a discussioni che fanno più colore che contenuto.
L’obiettivo quindi è puntare sulle specificità delle manifestazioni e per quanto riguarda l’importante connubio presentato stamattina “L’obiettivo è far crescere nel nostro territorio la creatività e valorizzare i nostri talenti, l’Umbria quindi non soltanto un palcoscenico ma una vetrina dei nostri artisti”.
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