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FESTIVAL, PRESIDENTE GUASTICCHI “CI FA SENTIRE ANCORA UN PO’ PIU’ ITALIANI”

“La Provincia di Perugia ringrazia il Festival dei Due Mondi per averci fatto sentire, ognuno di noi e ognuno in rapporto con gli altri, ancora un po' di più italiani, ancora un po' di più desiderosi di continuare ad esserlo”. Questa l’affermazione del Presidente della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi. “La passione unitaria – prosegue il presidente – che ci ha trasmesso l'edizione di quest'anno è unica rispetto ad altre celebrazioni e ad altre manifestazioni d'affetto sviluppatesi, nel nostro Paese, verso la nostra Nazione. Ed è unica perché viene dalla coralità dell'universo che il Festival riesce ogni anno a mandare in scena a Spoleto. Come ogni anno, il Festival si è organizzato e strutturato in un programma articolatissimo e accattivante. In più, però, ha avuto il grande merito di non limitarsi a un omaggio di facciata verso il 150°. Tutto il programma, in realtà, è stato attraversato da un profondo sentimento grazie al quale i valori e l'evoluzione di una Nazione – l'Italia – si sono messi in circolo con i flussi culturali che i “Due Mondi” menottiani animano da 54 anni. E il pensiero torna ancora una volta, con animo deferente e riconoscente, verso l'intuito del maestro Gian Carlo Menotti, egli stesso, prima di ogni altro, incarnazione, nel suo curriculum, dell'italianità che diventa matura coscienza internazionale di doveri e di cultura, di ambizione e progresso. Nell'anno del centenario della sua nascita, migliore coincidenza con il 150° non poteva salutare, attraverso il programma di quest'anno, l'auspicio di un'Italia pronta a rinascere culturalmente e spiritualmente nella cornice dei “Due Mondi”. Quest'anno, la Provincia di Perugia ha voluto testimoniare la sua vicinanza al Festival con un'iniziativa nuova e del tutto inedita: la messa a disposizione dello spazio dell'Antingresso del Centro Espositivo della Rocca Paolina come ulteriore “vetrina” promozionale che ha coperto l'intero arco degli eventi di Spoleto”. “La grande animazione che i materiali espositivi e multimediali del Festival – conclude il presidente – hanno dato a quell'angolo di Rocca è un tributo di eccezionale rilievo, del quale migliaia e migliaia di visitatori hanno potuto godere e del quale si faranno interpreti nei “Due Mondi” dai quali provengono e verso i quali ritornano”.