Campello sul Clitunno (F.D.A.) – Il freddo e la pioggia si scontano particolarmente tra le rovine di San Cipriano, di fronte alle fonti del Clitunno, dove per il Festival dei 2 Mondi è in scena in questi giorni lo spettacolo “Tempo di Scirocco”, del regista Stefano Alleva, ormai spoletino di adozione. Fin troppo facile la battuta: a guardar il cielo si poteva pensare, a dispetto di aver superato ormai la seconda decina di giugno, alla messa in scena di “tempo di tramontana”. Acqua e pioggia non hanno interrotto la messa in scena delle prime due serate di “Tempo di scirocco”, ma la platea era decisamente troppo poco affollata per quanto merita lo spettacolo, scritto (insieme ad Alleva) e interpretato dalla piccola compagnia dell’Associazione Culturale Harvey. La rappresentazione è l’omaggio che Alleva e i suoi attori hanno voluto dare alla figura di Ernesto Ragazzoni, giornalista, autore e personalità bohèmien degli anni a cavallo tra 800 e 900. “Un uomo dalla libertà di pensiero assoluta”, lo ricorda Alleva. “Avendolo scoperto del tutto casualmente me ne sono innamorato e ho trovato una personale corrispondenza con il suo modo di essere e con la sua strepitosa fantasia”, spiega il noto regista a Tuttoggi.info. Nasce così lo spettacolo: invece di un reading delle stranissime quanto acute poesie del cronista (la più nota, “Il verme solitaro”), decide di mettere in scena una Redazione giornalistica, ambientata nel 1919, attraverso la quale far raccontare Ragazzoni e i suoi scritti. Uno scenario suggestivo, una location indovinata che diventa “protagonista” grazie allo scenario dei ruderi di San Cipriano, alla loro illuminazione e al naturale e costante brusio del fiume e delle fronde che acompagnano la recitazione.
Una curiosità: fra gli interpreti la principessa Natalia … continua l'articolo su spoletofestivalcorner.it
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