Vienna tra decadenza ed espressionismo è il titolo del concerto-spettacolo del Festival delle Nazioni che andrà in scena stasera (mercoledì 2 settembre), alle ore 21, nella Chiesa di San Domenico a Città di Castello: il Quintetto d’archi della Wiener Kammersymphonie, con la complicità dell’attore Alessio Boni, ci permetterà di rivivere quell’atmosfera fervente di ricerca e di cambiamento che caratterizzò Vienna nel periodo a cavallo tra Otto e Novecento. Le musiche di Mahler, e di autori austriaci meno noti ma significativi per quell’epoca come Korgold e Gál si alterneranno agli interventi di Alessio Boni, che leggerà alcune pagine selezionate da Massimo Lo Iacono da Die letzten Tage der Menschheit (Gli ultimi giorni dell’umanità), capolavoro di Karl Kraus sulla prima guerra mondiale.
Vienna a cavallo tra Otto e Novecento vive un periodo in equilibrio tra molteplici tensioni, che proromperanno nella violenza della Grande Guerra. Gli ideali di progresso scientifico e industriale, che persistono dalla Belle Époque, convivono ora con un forte sentimento di crisi, che si concretizzerà nel giro di pochi anni con la disintegrazione dell’Austria-Ungheria. In questo panorama, è soprattutto a Vienna, più delle altre capitali europee, che prende coscienza della fine di un’epoca e di quelle certezze filosofiche, storiche, politiche che erano state ereditate dall’Ottocento.
Il concerto del Quintetto d’archi dei Wiener Kammersymphonie propone alcuni esempi della musica scritta e ascoltata in questo periodo, puntando l’attenzione in particolare su quegli autori più sensibili che meglio interpretano l’atmosfera di ricerca di una nuova visione della vita che caratterizza il delicato momento storico: Mahler, con un tempo della quarta Sinfonia, scritta fra 1899 e 1901; Erich Wolfgang Korngold con la Märchensuite scritta tra il 1910 e il 1920 e Hans Gál con i cinque intermezzi del 1914. Completano il programma i 7 leichte Stücke di Ernst Krenek del 1955.
Alessio Boni, popolare attore di cinema e televisione, leggerà alcune pagine del capolavoro Gli ultimi giorni dell’umanità, tragedia satirica scritta da Kraus durante il primo conflitto mondiale. Lucido e visionario allo stesso tempo, Kraus ha saputo raccontare meglio di chiunque altro l’orrore della guerra. In questo “testo di teatro irrappresentabile… – hanno commentato i curatori dell’edizione italiana Ernesto Braun e Mario Carpitella – Kraus aveva già visto tutte le atrocità della guerra nell’affabile vita viennese dei primi anni del Novecento, così nella prima guerra mondiale vide con perfetta chiarezza non solo il nazismo (che qui appare mirabilmente descritto prima ancora che il nome esistesse) ma gli anni in cui viviamo: l’età del massacro”.
La Wiener Kammersymphonie è un ensemble da camera nato dall’incontro di strumentisti di primissimo livello operanti a Vienna e uniti dall’obiettivo comune di fondere le esperienze artistiche dei singoli in un progetto unico e avvincente. È stata fondata nel 2006, in occasione dell’anno mozartiano. Tra i numerosi progetti del 2015 si segnalano una versione ‘inusuale’ della Settima Sinfonia di Beethoven in Turchia alla Süreyya Opera House di Istanbul, Die Zauberflöte di Mozart e l’Ottava Sinfonia di Beethoven in Inghilterra, il Requiem di Mozart in Polonia e un progetto di musiche contemporanee in Olanda.