L’evento più atteso del Festival delle Nazioni è alle porte. La prima esecuzione assoluta del brano di Salvatore Sciarrino dedicato ad Alberto Burri, nel centenario della nascita dell’artista tifernate, avrà luogo domani (martedì 1 settembre) alle ore 21.30 nella Sala “Non ama il nero” degli Ex Seccatoi del Tabacco di Città di Castello.
Alla conferenza stampa di presentazione, questa mattina a Palazzo Albizzini, hanno partecipato Rosario Salvato vicepresidente della Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri, Venanzio Nocchi consigliere del Festival delle Nazioni, il compositore Salvatore Sciarrino e il direttore artistico del Festival Aldo Sisillo.
Trovare un equilibrio, è necessario?, questo il titolo del brano commissionato dal Festival al compositore, sarà eseguito dal flautista Matteo Cesari e dal Quartetto Prometeo, il quale eseguirà, nella stessa serata, due brani di Beethoven: il Quartetto n. 14 op. 131 e l’op. 18 n. 4.
A proposito del nuovo brano, al quale inizio a lavorare nel maggio scorso, Sciarrino ha dichiarato: “L’equilibrio è necessario perché l’opera si possa fare. Nello stesso tempo la posizione dell’autore deve essere fuori dall’equilibrio, perché se questo non estremizza non si distingue dal contesto, non si rende riconoscibile. Anche Burri vive stagioni artistiche diverse, ci sono i sacchi, i ferri, i legni, le plastiche. Burri lo riconosciamo immediatamente, poi che piaccia o meno è un’altra cosa. Ti costringe a pensare. Questo suo squilibrio è qualcosa che non ti permette di guardare le sue opere come fai altre cose, così come non puoi sentire la mia musica mentre guidi l’auto, perché la dimensione spazio temporale dell’opera richiede il vuoto nella mente. Dobbiamo fare spazio per far entrare la musica”.
Sciarrino ha spiegato anche la scelta dei due Quartetti di Beethoven accanto al suo nuovo brano, precisando che il compositore di Bonn deve essere sempre un punto di riferimento per un autore, sopratutto per quelli che hanno coraggio. “Sono tanti anni che scrivo musica, da più di cinquant’anni e forse questa è la mia fase migliore. E anche per me per primo è una sorpresa”.
A proposito del concerto delle 18, nel quale Matteo Cesari eseguirà l’opera completa per flauto di Sciarrino, quest’ultimo ha precisato: “Non è una prima europea, perché venne eseguita solo in un’altra occasione in America e in due giornate diverse. Non prendetela come una maratona, ma come l’esplorazione di un nuovo spazio attraverso le invenzioni della materia”. Un’ora prima dell’appuntamento, alle 17, avrà luogo l’introduzione di Salvatore Sciarrino e dello stesso Matteo Cesari: sarà l’occasione per parlare del nuovo brano e presentare il cd di prossima uscita con le musiche per flauto del compositore e interpretate da Cesari.
È la prima volta che Sciarrino, siciliano di nascita ma cittadino tifernate per scelta dal 1983, si misura con una formazione composta da flauto e quartetto d’archi. Questa nuova pagina, che andrà ad arricchire il suo già fitto catalogo, dialogherà con le opere di Burri del ciclo “Non ama il nero”, allestito dallo stesso artista nell’omonima sala degli Ex Seccatoi del Tabacco. Il concerto delle 21.30 è già sold-out.