Federico Mondelci, nel settimo appuntamento del Festival, festeggerà con i Virtuosi italiani i 200 anni della nascita di Adolphe Sax.
Questa sera alle 21, nella Chiesa di San Domenico, il sassofonista omaggerà l’inventore dell’omonimo strumento con un programma dedicato all’Armenia, eseguendo Hayr Sourb, un brano di Makar Ekmalyan per sassofono soprano e archi, e il Concerto di Aleksandr Glazunov per sassofono contralto e orchestra d’archi op. 109. A questi due brani saranno affiancate le Sei Melodie di Soghomon Gevorki Soghomonyan, meglio conosciuto come Padre Komitas, uno dei capostipiti della cultura armena.
Monaco musicista, ma soprattutto ricercatore e studioso della tradizione musicale armena, Padre Komitas sfuggì alla morte durante la grande deportazione del 1915, ma morì a Parigi in preda alla pazzia provocata dalla traumatica esperienza e dalla distruzione di quasi tutta la sua musica. Le sue Melodie per orchestra d’archi saranno messe a confronto con il Preludio e Scherzo di Šostakovič, e alla Suite per orchestra di Khačaturjan, il massimo compositore di origini armene del Novecento.
Docente, camerista, solista, Federico Mondelci è da oltre venti anni uno dei maggiori e più apprezzati interpreti del panorama musicale internazionale. Si è esibito a fianco di orchestre quali la Filarmonica della Scala con Seiji Ozawa, I Solisti di Mosca con Yuri Bashmet e la Filarmonica di San Pietroburgo sui palcoscenici più famosi del mondo. A quella di solista affianca una sempre più rilevante carriera nella direzione d’orchestra, dirigendo orchestre e solisti quali Ilya Grubert, Michael Nyman, Kathryn Stott, Pavel Vernikov, e Nelson Goerner. In qualità di solista e direttore si è esibito a fianco dell’Orchestra del Teatro alla Scala, New Zealand Symphony Orchestra, BBC Philharmonic, Orchestra da Camera di Mosca, Orchestra Sinfonica di Bangkok. Nel 2014, in occasione del bicentenario della nascita di Adolphe Sax, inventore del sassofono, ha ricevuto l’invito dalla Filarmonica di San Pietroburgo a esibirsi come direttore e solista in un concerto di gala, che ha avuto luogo il 26 giugno 2014, nell’ambito della prestigiosa stagione diretta da Yuri Termirkanov.
Nati nel 1989, I Virtuosi Italiani si esibiscono regolarmente per i più importanti teatri ed enti musicali italiani. Tra gli impegni recenti si segnalano il concerto per il Senato della Repubblica teletrasmesso in diretta da Rai1, il Concerto per la vita e per la pace eseguito a Roma, Betlemme e Gerusalemme e trasmesso in mondovisione, il concerto alla Sala Nervi in Vaticanoalla presenza del Papa e il debutto alla Royal Albert Hall di Londra. Per l’interpretazione, in prima assoluta, dell’integrale di Francesco Antonio Bonporti, I Virtuosi Italiani hanno conseguito il prestigioso premio “Choc de la musique”, il Cinque stelle “Premio Goldberg”, il “Diapason d’or” e il Cinque stelle della rivista italiana “Musica”. L’attenzione dei Virtuosi alla ricerca filologica li ha condotti a esibirsi nel repertorio barocco anche su strumenti originali. Nel segno della versatilità, la compagine vanta collaborazioni con artisti quali Franco Battiato, Goran Bregovic, Uri Caine, Chick Corea, Paolo Fresu, Ludovico Einaudi, Richard Galliano, Michael Nyman, Antonella Ruggiero e altri.