L’economia deve privilegiare la sostenibilità e l’ambiente, altrimenti non si genera sviluppo e quindi non c’è futuro.
È questo il senso del primo Festival nazionale dell’economia civile che si è svolto a Firenze dove ha partecipato anche il sindaco di Assisi Stefania Proietti.
L’iniziativa, che si è svolta in tre giorni di lavoro articolati in panel, ha visto la partecipazione di oltre 80 testimoni italiani e internazionali, tra cui il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il ministro dell’Economia Giovanni Tria e dell’ambiente Sergio Costa. Il Festival, aperto dai professori Stefano Zamagni (professore di economia politica all’università di Bologna e presidente della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali) e Leonardo Becchetti (direttore del Festival e Cofondatore di NeXt), ha dato voce alle tante espressioni di una società civile in movimento, con uno sguardo particolarmente rivolto ai giovani, alle loro ambizioni e ai loro progetti, ad imprenditori che creano valore sostenibile, a comunità che mettono in pratica esperienze cooperative, partecipative, capaci di generare sviluppo. Ideato da Federcasse, la Federazione italiana delle Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali, progettato e organizzato con Next-Nuova Economia per Tutti e Sec (Scuola di economia civile).
Nel suo intervento il sindaco Proietti ha sottolineato il protagonismo della Città di Assisi, le scelte compiute che vanno proprio nella direzione di un paese più responsabile e attento all’ecologia.
“Assisi – ha detto il sindaco – è la “città sul monte”, capace di lanciare un messaggio forte di pace nel mondo ma è anche una città laboratorio su tematiche ambientali. E’ la città di San Francesco, il patrono d’Italia, il fautore dell’ecologia e del dialogo, è la città che vive due dimensioni, quella spirituale e quella naturalistica, quella gestione di una città di 28mila abitanti e quella del respiro internazionale. Su quest’ultima direttrice si inserisce la sfida di un sindaco donna che deve tradurre in azioni politiche e amministrative i valori fondamentali del suo mandato ispirato al Laudato sì”.
“Siamo orgogliosi e onorati – ha commentato il sindaco – di essere stati invitati al primo Festival nazionale di economia civile come esempio di amministrazione virtuosa che ha saputo, in questi due anni e mezzo di mandato, tradurre i principi dell’economia civile in pratica, dimostrando che, con la sostenibilità e l’attenzione all’ambiente e agli altri, si attuano i principi “generativi” di valore e lavoro. Un esempio fra tutti: l’incremento della raccolta differenziata (ormai al 74%) che ha generato nuovi posti di lavoro oltre a un miglioramento tangibile nella città con la riduzione drastica dei rifiuti prodotti. Se questo è stato possibile in una piccola città che tuttavia accoglie, ogni anno, 6 milioni di persone, allora è una buona pratica ripetibile ovunque”.
Il primo cittadino di Assisi ha ricordato tra l’altro l’impegno nella raccolta differenziata (passata dal 59 al 74 per cento), meno dieci per cento di rifiuti prodotti, meno 25 di indifferenziato che va in discarica, la lotta agli ecoreati, la sfida di ridurre la CO2 del 40 per
cento entro il 2030, il protocollo per la plastic free, la mobilità green con auto e bici elettriche, il bilancio partecipato.
“Siamo lusingati – ha concluso il sindaco – di essere considerati, da economisti del calibro dei professori Zamagni, Becchetti e Bruni, una “punta di diamante” dell’economia civile, che siamo riusciti a tradurre negli strumenti della pubblica amministrazione, in particolare nel Dup (documento unico di programmazione), nei piani di gestione e nei bilanci, anche attraverso scelte forti come l’adesione al programma di disinvestimento dalle fonti fossili e la scelta di una tesoreria disarmata. Continueremo a seguire i principi dell’economia civile con l’obiettivo di metterli in pratica nell’azione amministrativa quotidiana: con l’entusiasmo e con il coraggio dell’innovazione, questa è una missione possibile!”.