Maria Teresa Venturini Fendi è stata confermata nel board della Fondazione Festival dei due Mondi di Spoleto. La notizia rimbalza direttamente da Roma e trova autorevoli conferme tra lo staff del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano che venerdì scorso ha firmato il decreto, non ancora pubblicato. “Bisogna attendere la registrazione del decreto” dicono a Tuttoggi dalla segreteria “con la pubblicazione sul sito istituzionale lo stesso avrà efficacia”:
Dunque ad ore il Cda della kermesse menottiana potrà contare sul terzo dei cinque membri (insieme al Sindaco che presiede per Statuto e Mauro Luchetti, designato già ad aprile scorso dalla Regione dell’Umbria, e appunto la Veturini Fendi).
Cariche per le quali sarebbe necessario avere la ratifica, atto di sola forma essendo membri indicati da soci istituzionali, dell’assemblea dei soci. Chiamata per Statuto a votare gli altri due consiglieri (in pole i rappresentanti di Fondazione CaRiSpo e Banco Desio, anche se non si esclude che sul tavolo possa arrivare il nome di un manager spoletino sostenuto trasversalmente da soci privati e pubblici).
Ma, come ormai noto, il Comune è al palo per la nomina dei 12 consiglieri (più il sindaco, esprimono la maggioranza dell’assemblea), 8 in quota alla maggioranza, 4 all’opposizione.
Al di là della tempistica con cui il sindaco Sisti ha gestito la partita – che per la prima volta in 66 anni vedrà il Festival aprire il sipario senza cda e soci – la segreteria comunale ha individuato potenziali incompatibilità in almeno 3 designati ovvero Giorgio Flamini (espresso dal M5S che al suo posto ora propone Marinella Marinelli e Cristiana Rinaldi), Anna Lucia Cuzzini Neri per aver espletato due mandati (con il centrodestra che ha dato il via libera al nome di Paola Santirosi) e il consigliere Giancarlo Cintioli (che non ha alcuna intenzione di proporre sostituti e annuncia per il consiglio di giovedì 22 giugno un intervento al vetriolo). Restano blindati i nomi degli altri partiti della maggioranza che insieme al M5S sostiene la Giunta: dal piddì trapelano solo quelli di Valentina Del Frate e Rosanna Mazzoni nel ventaglio sottoposto al primo cittadino.
Sull’atto di indirizzo politico che Sisti sta pervicacemente perseguendo (rispolverato dopo 19 mesi che non si applicava nell’ambito delle proprie competenze nel Festival) è stato detto già molto, ma ulteriori novità potrebbero emergere giovedì mattina anche con l’annuncio di possibili ulteriori incompatibilità, stavolta tra i membri della giunta e del consiglio comunale.
Senza considerare la disparità in cui si troverebbe lo stesso organismo tra soci in quota al municipio (costretti ai paletti imposti dalla delibera) e soci che appartengono a enti pubblici (Regione), fondazioni, associazioni di categoria ed enti.
Questa mattina (19 giugno per chi legge) la consigliera Alessandra Dottarelli (firmataria con Cretoni, Grifoni, Imbriani e Profili di una interpellanza a risposta orale) nel corso delle “comunicazioni” ha sollevato il problema ma, vuoi le tre ore e un quarto di ritardo del sindaco, vuoi che il vice sindaco Stefano Lisci alla fine non se l’è sentita di replicare alle tante questioni sollevate dai consiglieri, la faccenda slitterà a giovedì 22, vigilia del Festival.
Sempreché Sisti non si presenti all’appuntamento con le nomine già fatte (improbabile se non vuol “incendiare” la massima assise cittadina). In caso di firma dopo l’auspicato confronto in Consiglio, l’assemblea potrà riunirsi solo dal 7 luglio prossimo, a 48 ore dalla chiusura della kermesse.
Qualcosa comunque dal Comune si sta muovendo, se è vero che stamani sono stati richiesti i curriculum vitae ai candidati dei vari partiti e movimenti. Perché, chiarite le presunte incompatibilità, c’è da spulciare se i nomi proposti hanno referenze degne per rivestire la carica di “socio della Fondazione”.
E anche qui entra in ballo la famigerata delibera del novembre 2021 – quella che rischia di trasformarsi in un boomerang politico per la maggioranza, ma anche un notevole impegno di energie per gli uffici – dove all’articolo 5 è riportato che il sindaco deve tener conto dei seguenti criteri: “…1a) la scelta dovrà privilegiare la persona che per il suo cv garantisca la necessaria competenza in relazione alla funzione da espletare, potendo costituire una precedente esperienza politico-amministrativa, solo subordinatamente alla competenza un titolo preferenziale….inoltre 2a) per gli enti economici va tenuto conto del cv donde emergano significative esperienze in campo imprenditoriale, dirigenziale, libero-professionale od amministrativo;…..2c) per gli enti culturali e sportivi preferenza per chi vanta curricula tali da assicurare negli organi gestionali esperienze specifiche negli ambiti di attività proprie del singolo ente, ovvero competenza amministrativa”.
C’è chi giura, tra bene informati che conoscono i nominativi indicati dai partiti che più di uno non avrebbe tali requisiti. Vedremo.
Il Vice sindaco Lisci (Pd), contattato da Tuttoggi, conferma che è già troppo tardi, che è necessario velocizzare le nomine anche se preferirebbe attendere a questo punto l’esito dell’assise di giovedì. Su una cosa sembra d’accordo con il Sindaco: rendere pubbliche, come proposto da queste colonne, le sedute della assemblea, con diretta streaming o aperte alla stampa.
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