Lo swing della Army Jazz Band dell’Esercito Italiano ha infiammato il pubblico del Teatro Romano con un concerto destinato a rimanere negli annali del Festival dei 2 mondi. L’evento, sold out già nel primo giorno di apertura del botteghino, ha regalato una straordinaria pagina del jazz degli anni ’30 e ’40 e consacrato definitivamente la A.J.B. nel panorama internazionale della musica.
La formula è quella che più piace al grande pubblico, con i brani intervallati dal racconto sulle vite o aneddoti dei più grandi musicisti. Compito affidato al Maestro Fabio Angelo Colajanni che con simpatia e competenza ha accompagnato il Romano nella storia dello swing e del jazz partendo dal ragtime.
A fare gli onori di casa il Comandante della Regione Militare, Colonnello Maurizio Napoletano che, nel ringraziare il direttore artistico Giorgio Ferrara e la Fondazione (presente il presidente e neo sindaco Umberto De Augustinis), ha voluto ricordare la figura del compianto sindaco Fabrizio Cardarelli “con il quale proprio un anno fa in questo Teatro avevamo gettato le basi per portare la Army Jazz Band”.
Magistrale davvero il concerto, supportato da un service che ha funzionato alla perfezione (e non è facile trovarne). Si comincia con due brani di Gershwin (But not for me e Fascinating rhythm) per proseguire con Duke Ellington (Sophisticated lady e Caravan), il celebre brano di Kander New York, New York, ancora Miller (In the modd e Moonlight serenade), la suggestiva Summertime di Gershwin, St. Louis Blues di Handy e Night and Day di Porter.
E’ a questo punto che il leader della AJB, Frank Marsigliese, lascia la tromba per intonare prima I’ve got you under my skin di Porter e, subito dopo, a coinvolgere il pubblico ormai travolto dalla musica nella celebre Carina di Frank Buscaglione. Colajanni intervalla i brani con aneddoti sulla vita eccentrica di di “Jelly Roll” Morton, sulla libertà musicale che solo Kansas City seppe garantire ai padri del jazz durante la Guerra, l’arruolamento di Glenn Miller nella Air force americana, così da rendere ancor più suggestive e leggere le due ore di spettacolo. Ottima la performance del clarinettista Filippo Marino che con i suoi assoli ha conquistato il pubblico festivaliero.
Nel corso del concerto il maestro Colajanni ha salutato il celebre attore Enrico Montesano, presente al Romano, con cui ha collaborato per alcuni spettacoli al Sistina; un saluto che si è trasformato in un lungo applauso del pubblico.
A comporre la Army Jazz Band, pilastro della più grande Banda dell’Esercito Italiano, erano alle trombe Francesco (Frank) Marsigliese, Andrea Rossi, Toni Orlandi, Marco Scamolla, Maurizio Nerbano; ai tromboni Enrico Basilico, Federico Salmaso, Vito Cataldo, Francesco D’Orazio (basso); ai saxofoni Vincenzo Taglienti (contralto), Giulio Barbieri (contralto), Filippo Marino (sax tenore e clarinetto), Renato Trombi (tenore), Antonino Bertolino (baritono); al pianoforte Stefano Di Grigoli, al basso elettrico: Gateano Lo Bue mentre alla batteria Giovanni Di Carlo.
L’Esercito Italiano, con questo ulteriore Concerto dedicato al genere swing , consolida il legame instaurato da anni con il Festival dei 2 Mondi. Nel saluto finale il Comandante Napoletano ha voluto ricordare e idealmente abbracciare i 7.000 militari impegnati in Operazioni all’estero di peace keeping e i 5.000 impegnati in Italia nell’Operazione “Strade sicure”. Un ringraziamnet particolare è stato reso al Colonnello Brafa che ha guidato la task force impegnata in Umbria non solo a tutela dei siti sensibili come i Tribunali o le Basiliche ma anche nelle operazioni anti-sciacallaggio nelle zone colpite dal terremoto. Tra gli ospiti erano presenti tra gli altri il Prefetto di Terni Paolo De Biagi, il Capo di Gabrinetto della Prefettura di Perugia Angela Buzzanca, il Procuratore capo presso la Corte d’Appello di Perugia Fausto Cardella, il Procuratore della Repubblica di Perugia Luigi De Ficchy, il Comandante della Scuola lingue estere dell’Esercito Generale Vincenzo Maugeri, il Comandante Regione Umbria della Guardia di Finanza Generale Antonio Sebaste, il Colonnello Carlo Sfacteria della Regione Umbria Carabinieri, i Presidenti delle Camere di commercia di Perugia e Terni, Giorgio Mencaroni e Giuseppe Flamini.
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