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FESTIVAL, LA FONDAZIONE “MANUFACTORY” PRESENTA LA I^ EDIZIONE DEL PREMIO “MANUELA ARTARI”

Secondi a nessuno. Per la prima volta un Premio intende sostenere i talenti che pensano di non riuscire a farcela. Quelli che si sentono troppo bassi, troppo brutti, troppo grassi o semplicemente troppo insicuri per riuscire a sfondare.
E’ dedicato a loro il Premio “Manuela Artari – Talenti per l'Arte e per lo Spettacolo” che verrà assegnato sabato 9 luglio a Spoleto al Teatrino delle 6 a due giovani allievi dell’Accademia d’Arte drammatica “Silvio D’Amico”.
Il Premio, che verrà consegnato dal Presidente della Spoleto Credito e Servizi, Giovannino Antonini, al termine dello spettacolo “Il professor Manganelli” diretto da Massimo Popolizio, nasce come risarcimento virtuale per tutti quei giovani artisti ricchi di capacità e voglia di fare che troppo spesso vengono scavalcati da chi ha maggiori appoggi. Destinati così a un ruolo di eterni secondi che certamente non meritano, ma al quale si arrendono proprio a causa delle loro insicurezze.
Il Premio prende il nome da una delle più sensibili e innovative artiste italiane Manuela Artari, poetessa e scrittrice, che lo ha ideato prima della prematura scomparsa, lo scorso anno. A portare a termine il suo impegno il marito: Claudio Sorrentino, attore e voce di divi di Hollywood, come Mel Gibson e John Travolta. Con la Fondazione Manufactory Sorrentino ha istituito il Premio per sostenere la formazione dei giovani in tutte le forme di espressione artistica e della comunicazione. Dalla poesia alla pittura, dalla scultura, alla musica, dal teatro, al cinema, al doppiaggio, ad ogni genere di creatività.

LA GIURIA
Presidente: Vittorio Nevano, regista. Nella sua lunga carriera iniziata a fianco di Federico Fellini e Michelangelo Antonioni, e proseguita soprattutto in Rai, Vittorio Nevano ha reinventato molti linguaggi, contaminando generi diversi. E’ il principale documentarista italiano, ma ha vinto numerosi festival internazionali, tra gli altri, anche per i film La Luna Incantata con Alessandra Ferri (Palmarès d’oro), Creuza de ma con Fabrizio De André, Città d’Acqua con Carolyn Carlson (miglior film musicale a Cannes), Non parlo più (Premio giuria Fipa), A passo di Tango (premio giuria Festival Toronto) .

Claudio Sorrentino
E’ il più importante doppiatore italiano. Ha prestato la sua voce ai iù importanti personaggi di Hollywood da Braveheart fino a Gargamella dei Puffi. E’ stato l’alter ego italiano di Rusty, di Riky di Happy Days, di Topolino, via via fino a Bruce Willis, John Travolta, Mel Gibson. Ma è anche regista, autore cinematografico e televisivo. Molto impegnato nel sociale, Sorrentino è Consulente del Ministro degli affari esteri per l’internazionalizzazione del cinema e dell’audiovisivo Italiano è il responsabile di Eurimage del MAE,e consulente culturale del Commissariato di Governo per l’EXPO’ DI YEOSU 2012 (COREA DEL SUD) e dell’ EXPO DI VENLO 2012 (OLANDA) .

Lorenzo Salveti
Regista. Direttore dell’Accademia Nazionale d’Arte drammatica “Silvio d’Amico”. Ha diretto le più importanti compagnia di prosa italiane in numerosi spettacoli. Ma è stato anche regista radiofonico vincendo per due volte il premio Italia.

Virginia Piccolillo
Giornalista del Corriere della Sera. Autrice, premiata al Festival di Salerno, di soggetti e sceneggiature.

Ingresso libero fino ad esaurimento posti. Prenotazione obbligatoria
INFOLINE ORE 10-12 e 15-17 TEL. 3338721401.

I VALORI

Il Premio “Manuela Artari” – Talenti per l'Arte e lo Spettacolo nasce per sostenere i migliori che non ce l'hanno fatta. I migliori numero due. Quelli che hanno bisogno dell'ultimo aiuto per tentare di arrivare al traguardo. Questo, principalmente, per veicolare in questo settore valori e principi spesso frustrati e umiliati: la serietà, l'onestà con se stessi e con gli altri. Uniche molle che devono spingere un artista per poter andare sempre avanti. L'imparare a mettersi in gioco, senza imitare o seguire gli altri. Magari facendo proprie suggestioni o ispirazioni diverse. Ma sempre misurandosi con se stessi. Con i propri limiti. Quelli sì da superare.