Spoleto

Festival Due Mondi, annunciata l’anteprima sul programma di Spoleto65 | Presente il Ministro Franceschini

E’ convocata per il prossimo 10 gennaio 2022, in sessione online, la conferenza stampa del Festival dei Due Mondi di Spoleto per illustrare in anteprima le novità principali del programma della 65 ^ edizione della kermesse festivaliera.

Oltre alla Direttrice Artistica Monique Veaute e al presidente della Fondazione Festival, il sindaco Andrea Sisti, sarà presente in conferenza anche il Ministro Dario Franceschini.

Le curiosità sugli ospiti della conferenza

Ma nell’invito recapitato alla stampa si legge anche della presenza di alcuni ospiti che in qualche modo danno già dei riferimenti precisi sulla consistenza del programma in alcuni dei settori tradizionali della programmazione, ripartita come sappiamo in Opera, Teatro, Danza, Musica e Arti Visive

Il primo nome che individuiamo tra i presenti e che è già stato ospite a Spoleto64 è Leonardo Lidi che con “La Signorina Giulia” ha riscosso uno strepitoso successo di critica e pubblico nell’allestimento spoletino a San Simone. Allestimento che sta ora girando per i teatri umbri grazie alla programmazione del Teatro Stabile dell’Umbria. E’ dunque ipotizzabile un suo nuovo lavoro per la 65^ edizione.

Altro nome interessante è quello di Barbara Hannigan, soprano e direttore d’Orchestra canadese molto noto per le sue performance nel campo della musica contemporanea. Una indicazione non necessariamente legata alla partecipazione al Festival di Spoleto che in ogni caso, con buona probabilità, dovrebbe essere rivolta al campo dell’opera.

Invitata anche Jeane Candel, regista e attrice francese che dal luglio 2019 ha co-diretto con S. Achache, Marion Bois ed Elaine Méric, l’Aquarium Theatre, un luogo di creazione dedicato al groviglio di teatro e musica. Anche qui si può solo ipotizzare una sua partecipazione nel settore teatro.

Showbiz o mainstream?

I nomi degli ospiti che seguono invece possono essere lo specchio di un vecchio dilemma mai chiarito all’interno della programmazione del Festival . Se sia privilegiabile il nome fortemente attrattivo anche nel campo del cosiddetto Showbiz ( fu il caso di spettacoli come quello di Jean Paul Gaultier nel 2019), o se sia invece più interessante scegliere temi e artisti mainstream che possono creare maggiore empatia in classi di spettatori sempre meno legati alla tradizione.

Anne Teresa, baronessa De Keersmaeker è una ballerina e coreografa belga, molto conosciuta e apprezzata, nata artisticamente nel Ballet du XXe siècle di Maurice Béjart che Spoleto conosce molto bene. Un nome che non è certamente da associare allo showbiz ma che invece può far sperare in una produzione dal marcato tasso di contemporaneità. Anche se la baronessa un gesto da showbiz lo ha fatto sul serio: nel 2011 accusò Beyoncé di plagio, ritenendo che le due coreografie di Rosas Rosas Danst Rosas e Achterland fossero state usate illecitamente per il video musicale della star americana Countdown. Come sia finita in fondo non è determinante per il futuro dell’umanità.

E visto che è stata citata Beyoncé, la star americana del pop pare essere un denominatore comune anche con l’altra ospite dell’anteprima di gennaio, Ovvero la coreografa, attrice, ballerina, regista cinematografica, la spagnola Blanca Li. In questo caso non c’è dubbio che ci troviamo nel campo dello showbiz poichè la Li è coreografa dei video di Beyoncé, Daft Punk, Paul Mc Cartney, Kanye West, Coldplay etc. Non bastasse il fior fiore del Pop internazionale, Blanca Li collabora per le coreografie con gente del calibro di Pedro Almodovar o Michel Gondry o di grandi compagnie come il Paris Opera Ballet, The Berlin Ballet, il Metropolitan Opera. Una “prezzemolina” dagli splendidi contatti sociali e artistici.

Chiude la lista degli ospiti “novità”, Thomas Ostermeier, 50 anni, uno dei più ammirati registi del teatro contemporaneo per le tensioni culturali e politiche dei suoi lavori, per la lucidità delle sue messe in scena: direttore della prestigiosa Schaubuhne di Berlino, già al debutto italiano nel 2020 al Piccolo Teatro di Milano e al Romaeuropa Festival, creatura quest’ultima della direttrice Monique Veaute.

Ora magari ci si aspetta che non venga messo in scena Ritorno a Reims, spettacolo del debutto italiano all’epoca.

Ed infine invitata a Spoleto anche Mariza, ovvero Marisa dos Reis Nunes straordinaria cantante di Fado (il tradizionale genere musicale portoghese) ma anche ottima interprete soul e jazz. Al momento l’offerta più Pop della programmazione.

Ovviamente occorrerà attendere l’effettiva anteprima del 10 gennaio per capire meglio se i nomi presenti nell’invito alla stampa saranno davvero indicativi di un programma all’altezza della fama che li precede.