Spoleto

Festival di Spoleto, sì al bilancio da 5,2 milioni. E la Fondazione cerca esperto di marketing

Via libera dalla Fondazione Festival dei Due Mondi al bilancio previsionale 2021. Un documento che vale 5,2 milioni di euro, ipotizzando per quest’anno una ripresa del Festival di Spoleto a pieno regime dopo la formula ridotta imposta dall’emergenza Covid-19.

Spoleto64, la prima edizione del Festival sotto la direzione artistica di Monique Veaute, si terrà dal 25 giugno all’11 luglio 2021. Confermata la formula consueta di manifestazione multidisciplinare anche se, come già detto, ci sarà più spazio alla musica e meno per il teatro.

L’analisi generale sul bilancio previsionale del Festival

Dall’analisi del documento previsionale licenziato dalla Fondazione, si evincono come sostanzialmente invariate quelle voci sulle quali di solito si appuntano le “tradizionali” diatribe cittadine: il compenso del direttore artistico, la spesa per il personale, la spesa tecnica e quella dell’acquisto dei servizi istituzionali (leggasi-costi della produzione artistica) (vedi scheda)

Come detto non ci sono novità di estremo rilievo e lo schema comparativo che pubblichiamo di seguito rende esplicito come sulle cifre citate gli scostamenti siano minimi o ininfluenti.

Il tutto in modo prodromico a scongiurare le solite polemiche sul funzionamento di una macchina che oramai ha tecnicamente dei vincoli che non consentono “colpi di mano”, come magari in altre edizioni, pre-gestione Ferrara, erano stati possibili.

Le novità sul personale

E’ invece una novità la ricerca di un nuovo Coordinatore del Marketing e della promozione della Fondazione, per il quale vengono stanziati 55mila euro annui (lordi) per un contratto della durata massima di 3 anni.

Nella voce sui costi del personale a tempo determinato, il bilancio previsionale riporta invece lo scostamento maggiore in aumento, rispetto agli anni precedenti, per l’introduzione della figura del Direttore Generale, Paola Macchi, a cui andranno 70mila euro di compenso lordo annuo.

I contributi al Festival

Sono sempre interessanti i capitoli relativi agli interventi dei privati, voci del bilancio previsionale dalle quali ognuno si può fare una idea chiara di come tutto ciò che non è Stato (attraverso il Mibact) interviene a sostegno della manifestazione.

A parte la consueta esiguità del contributo della Regione Umbria e della Camera di Commercio di Perugia, sui quali più di una volta anche da queste colonne abbiamo invitato alla riflessione, è sempre interessante soppesare l’intervento del Comune di Spoleto che si risolve, sostanzialmente, in una partita di giro tra spazi pubblici a pagamento e contributo offerto alla manifestazione. Una sorta di “costo zero” della kermesse.

La buona notizia

La buona notizia, per chiudere, è che il contributo del FUS (Fondo Unico dello Spettacolo) dovrebbe aumentare del 5%, salvo poi ulteriori dotazioni che andranno previste e calcolate in relazione all’andamento pandemico nei mesi di giugno e Luglio.

E questo nella speranza che per la metà del 2021 la campagna di vaccinazione nazionale abbia raggiunto un numero consistente della popolazione.

(Hanno collaborato: Sara Fratepietro e Carlo Vantaggioli)