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Festival delle Nazioni, stasera a Umbertide protagonista il fortepiano

Seguire un peculiare percorso nella storia del fortepiano per scoprire i tanti scambi culturali e gli intrecci intercorsi tra l’Italia e Vienna fin dal Settecento. È questo il senso del concerto del Festival delle Nazioni – dedicato quest’anno all’Austria – dal titolo Da Firenze a Vienna, il viaggio del fortepiano che avrà luogo stasera (domenica 30 luglio) alle 21 nella Chiesa di San Francesco a Umbertide. Un progetto di Auser Musici con Carlo Ipata al flauto e Riccardo Cecchetti al fortepiano.

Il programma esplorerà il composito mosaico musicale dell’Europa del Settecento con uno sguardo particolare allo strumento che in questo secolo ebbe la sua massima gloria. Auser Musici, ensemble che prende il suo nome dall’omonimo fiume pisano, proporrà tre situazioni tipiche del nascente repertorio per questo strumento, inscrivendole in un immaginario percorso fra la Toscana e Vienna. Accanto al Trio n. 29 Hob. XV:15 per fortepiano, flauto e violoncello e al Concerto K466 di Mozart nella trascrizione di Jan Nepomuk Hummel per fortepiano, flauto, violino e violoncello, il programma propone la seconda Sonata per flauto e cimbalo di Christian Joseph Lidarti, compositore nato a Vienna da famiglia italiana, vissuto a lungo in Toscana.

L’invenzione del fortepiano è databile a Firenze fra il 1697 e il 1700 ed è attribuita a Bartolomeo Cristofori, cembalaro padovano a servizio di Ferdinando dei Medici. Lo strumento, con il suo rivoluzionario principio sonoro basato sulla percussione delle corde, non ebbe subito molto successo. Per riscontrare interesse, dobbiamo attendere il 1732, quando il pistoiese Ludovico Giustini pubblicò a Firenze le prime Sonate da cimbalo di piano e forte, detto volgarmente di martelletti, e ancora il 1747 quando l’ormai vecchio Johann Sebastian Bach ebbe particolare apprezzamento per il “nuovo” strumento che ebbe modo di provare mentre era in visita a Federico Il Grande. Nonostante sia da molti considerato solo come un antenato del pianoforte, è innegabile come il fortepiano abbia avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo del linguaggio musicale europeo, soprattutto grazie all’utilizzo che ne fecero i grandi compositori del classicismo viennese.

L’antico fiume pisano Auser, e dunque la Toscana, sono idealmente il punto di partenza del percorso di Auser Musici, che dal 1997 esplora con entusiasmo il composito mosaico musicale che fu l’Europa del XVI e XVII secolo. Sotto la direzione di Carlo Ipata e con la collaborazione di solisti quali Maria Grazia Schiavo, Antonio Abete, Furio Zanasi, Martin Oro, Elena Cecchi Fedi, Filippo Mineccia e molti altri, AM realizza una lunga serie di preziosi inediti. Accompagnando Carlo Ipata nel repertorio inedito per traversiere, AM ha decisamente ristabilito il ruolo italiano di questo strumento con le registrazioni delle Sonate op. 2 di Francesco Barsanti, dei concerti di Pietro Nardini, dei quintetti op. 19 di Luigi Boccherini e soprattutto due volumi di Concerti di autori napoletani quali Jommelli, De Majo e Perez.

Carlo Ipata è colui che ha fondato Auser Musici nel 1997. Si dedica con passione a una incessante attività di ricerca nel campo della musica antica che lo ha portato a riproporre all’ascolto del pubblico moderno pagine inedite di autori quali Nardini, Gasparini, Barsanti, Brunelli, Boccherini, Lidarti, Campioni, Jommelli, De Mayo, Geraso, Porpora, Manfredini, Della Ciaia. Suona un flauto costruito da Giovanni Tardino after Charles Bizey del 1730 ca.

Pianista e fortepianista, Riccardo Cecchetti è membro fondatore di vari gruppi cameristici fra cui il trio Voces Intimae con il quale tiene concerti in tutto il mondo. Si esibisce regolarmente nelle sale da concerto più importanti nel mondo tra le quai Library of Congress di Washington, Carnegie Hall e Frick Collection di New York, Concertgebouw di Amsterdam, Wigmore Hall e St. John’s Smith Square di Londra. Dedica la sua attenzione al repertorio solistico e cameristico eseguito sia su strumenti originali che moderni, con particolare interesse al repertorio classico e romantico eseguito su strumenti originali.  Nei primi mesi del 2015 è stata pubblicata una sua registrazione solistica dedicata a Carl Philipp Emanuel Bach, incisa su un fortepiano tedesco originale del 1785 ca.