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Festival delle Nazioni, L’omaggio all’Armenia di Jordi Savall

Redazione

Festival delle Nazioni, L’omaggio all’Armenia di Jordi Savall

La seconda serata vedrà protagonista anche l'ensemble Hespérion XXI e gli antichi suoni del duduk e del kamancha
Gio, 28/08/2014 - 10:48

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Jordi Savall e il suo ensemble Hespérion XXI saranno i protagonisti della seconda giornata del Festival delle Nazioni. Questa sera (giovedì 28 agosto) alle ore 21, nella location di rito della Chiesa di San Domenico, l’artista spagnolo presenterà il suo personale omaggio alla “terra delle pietre urlanti” dal titolo Spirito d’Armenia, progetto che lo vedrà accanto, oltre che agli strumentisti dell’ensemble da lui fondato, anche ad alcuni musicisti armeni, interpreti del repertorio tradizionale su strumenti antichi. Si tratta di Aram Movsisyan al canto, Georgi Minassyan e Haïg Sarikouyoumdjian al duduk e Gaguik Mouradian al kamancha.

Il programma spazierà dall’antico al contemporaneo, presentando accanto a musiche popolari tradizionali risalenti fino al Medioevo, musicisti del Settecento come Sayat Nova, autori dell’Ottocento come Gabriel Yeranian o Tigran Tchukhadjian e musicisti del Novecento come Gusan Ashot.

Jordi Savall è una figura eccezionale nel panorama musicale attuale. Per oltre trent’anni si è dedicato alla scoperta di tesori musicali abbandonati: trent’anni di ricerca e studio, sia come violista, che come direttore. Oltre che ai popoli del Mediterraneo, Savall ha rivolto la sua attenzione anche alle tradizioni musicali del vicino Oriente, come quella armena: un patrimonio di cui restano poche testimonianze scritte. Da più di quarant’anni Savall fa conoscere al mondo musiche antiche, che studia e interpreta con la sua viola da gamba o come direttore. Le sue attività di concertista, insegnante, ricercatore e creatore di nuovi progetti, sia musicali che culturali, lo collocano tra i principali artefici del fenomeno di rinascita della musica storica.

Ha fondato, insieme a Montserrat Figueras, i complessi musicali Hespèrion XXI (1974), La Capella Reial de Catalunya (1987) e Le Concert des Nations (1989). Con la sua partecipazione al film di Alain Corneau Tous les Matins du Monde (Premio César per la migliore colonna sonora), la sua intensa attività concertistica e discografica, e con la creazione della propria casa discografica Alia vox, fondata unitamente a Montserrat Figueras nel 1998, Jordi Savall ha dimostrato che la musica antica non deve necessariamente essere elitaria.

Nel 1974, a Basilea, Jordi Savall e Montserrat Figueras, con Lorenzo Alpert e Hopkinson Smith, fondarono Hespèrion XX, un gruppo di musica antica che intendeva recuperare e diffondere il ricco repertorio musicale anteriore all’Ottocento a partire da nuove premesse: i criteri storici e gli strumenti originali. Il suo nome, Hespèrion, significa “originario di Esperia”, che nell’Antica Grecia era la denominazione delle penisole più occidentali d’Europa: quella iberica e quella italiana. Era anche il nome che riceveva il pianeta Venere quando compariva a Occidente. Hespèrion XX, a partire dal 2000, ha cambiato il proprio nome in Hespèrion XXI.

Eventi collaterali – In questo giovedì 28 agosto tre sono le iniziative al Chiostro di San Domenico: alle 18 inaugura Il fiume che canta, una mostra con opere di Elio Mariucci, Fabio Mariacci, Andrea Lensi, Gino Meoni, Giampaolo Tomassetti, Luca Baldelli suggerite e ispirate dai concerti del Festival. Alle 18.30, avrà luogo il concerto-saggio degli allievi della classe di viola di Danilo Rossi. Mentre alle 22.30, al termine del concerto di Jordi Savall, sarà la volta della conferenza-spettacolo Il volo della colomba: immagini, film, racconti e suggestioni per un’idea di Armenia, a cura di Ivan Teobaldelli e Alberto Fabi, con la partecipazione dell’attore Enrico Paci.

Il 28 agosto è possibile visitare alla Pinacoteca comunale di Città di Castello la mostra Segno, forma, gesto, che ospita le opere della collezione della Galleria Civica di Modena. L’esposizione, a cura di Atlante servizi culturali, è aperta al pubblico negli orari 10-13/14.30-18.30. Esibendo la Festivalcard o un biglietto del festival è possibile accedere con un biglietto ridotto.

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