Sarà la Jugendorchester der Bayerischen Philharmonie, con Henri Bonamy nella doppia veste di direttore e solista al pianoforte, a dare il via alla cinquantesima edizione del Festival delle Nazioni dedicata alla Germania, nel concerto di apertura in programma martedì 29 agosto 2017 alle ore 21 nella Chiesa di San Domenico di Città di Castello.
L’orchestra di Monaco – che con i suoi trentaquattro anni di vita è l’ensemble giovanile con la più lunga tradizione e storia della Baviera – inaugurerà ufficialmente la manifestazione tifernate con le note dell’Ouverture dal Freischütz (Il franco cacciatore) di Carl Maria von Weber, cui faranno seguito, in un programma di grande attrattiva, il Terzo Concerto per pianoforte e orchestra di Ludwig van Beethoven, la Concertante Suite di Heinz Schubert con David Frühwirth violino solista e, in chiusura di serata, la Quinta Sinfonia di Felix Mendelssohn Bartholdy nota come La riforma.
Nella prima parte della serata, l’Orchestra giovanile della Filarmonica di Baviera eseguirà due brani del grande repertorio tedesco: l’Ouverture del Franco cacciatore di Weber, opera del 1821 considerata il manifesto del romanticismo in musica, e il Terzo Concerto di Beethoven, vero punto di svolta nella storia del concerto per pianoforte e orchestra, oltre che una delle pagine più amate ed eseguite del maestro di Bonn. La seconda parte del concerto si aprirà con un brano novecentesco di più rara esecuzione firmato da Heinz Schubert, compositore e direttore d’orchestra tedesco scomparso durante la seconda guerra mondiale. Infine, il Festival ricorderà il quinto centenario della riforma protestante – il cui inizio è convenzionalmente fissato con l’affissione delle novantacinque tesi di Lutero sulle indulgenze alla chiesa di Wittenberg – proponendo uno dei capolavori sinfonici di Felix Mendelssohn Bartholdy, la sua Quinta Sinfonia denominata La riforma, composta proprio per celebrare i trecento anni della confessione protestante di Augusta, che cadevano nel 1830.