Cultura & Spettacolo

Festival dei Due Mondi, ecco il manifesto dello spettacolo del 26 dicembre | Aggiornamento

Aggiornamento h 13,57 – E’ la stessa Fondazione Festival a chiarire in tarda mattinata il mistero della nuova immagine comparsa stamattina nella pagina di apertura del profilo Facebook e che  sulle prime è stata identificata come la nuova immagine del Festival per Spoleto62. Le caratteristiche, rispetto agli elementi classici di comunicazione della manifestazione, come detto in precedenza c’erano tutte.

Ma al contempo rimaneva il dubbio sul fatto che questa fosse stata pubblicata proprio a pochi giorni dal consueto evento invernale che quest’anno è in programma per il 26 dicembre. Ed è così che la Fondazione ha chiarito che l’immagine postata su Facebook è proprio  quella del manifesto relativo allo spettacolo Amahl e i visitatori notturni, composta nel 1951 dal fondatore del Festival, Gian Carlo Menotti.

Peccato però, perchè nonostante tutto, sarebbe stato proprio un bel manifesto ufficiale. Non resta ora che attendere  quello “vero”.


Dei social non può più fare a meno nessuno, a quanto pare, sopratutto per quello che riguarda la comunicazione. E’ quanto accade infatti anche ad una “macchina da guerra” come quella del Festival dei Due Mondi di Spoleto, che sembra aver preso proprio gusto a praticare la proprie pagine di Facebook, Twitter e quant’altro.

E così a pochi giorni dall’appuntamento invernale in programma per il prossimo 26 dicembre, con la proiezione al Teatro Caio Melisso di una rara edizione televisiva degli anni ’50 di Amahl e i visitatori notturni di Gian Carlo Menotti e con la direzione del grande Thomas Schippers, la struttura comunicativa del Festival anticipa su Facebook, in forma assolutamente misteriosa, quello che presumibilmente dovrebbe essere il nuovo “volto” della comunicazione di Spoleto62, l’edizione 2019 della kermesse festivaliera che prenderà avvio  il prossimo 28 giugno e terminerà il 14 luglio successivo.

L’immagine mostra una sorta di proiezione luminosa originata da una sfera, elemento quest’ultimo che ormai, dalla prima edizione del 2008 a guida Giorgio Ferrara, ha sempre caratterizzato la comunicazione ufficiale del Festival.

Lo stile e l’uso dei colori dell’immagine ha un forte sentore di Futurismo alla Gerardo Dottori o alla Giacomo Balla di Equilibrio Spaziale o di lavori analoghi e dello stesso periodo.

Per il resto la curiosità è alta poichè nel post di Facebook non c’è nessun riferimento o commento che possa far capire di più. Ci si deve preparare dunque alla tecnica del disvelamento, velo dopo velo fino al prodotto finale.

Il conto alla rovescia per l’inizio di Spoleto62 è così ufficialmente iniziato

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