Daniele Cipriani, il manager della danza indicato dal Ministro della Cultura Alessandro Giuli quale prossimo direttore artistico del Festival dei 2 Mondi (l’edizione al via a giugno prossimo sarà l’ultima di Monique Veaute), si è presentato ieri a palazzo comunale per incontrare il sindaco e presidente della Fondazione Festival Andrea Sisti.
Un incontro confermato dall’entourage del primo cittadino e descritto come cordiale, durante il quale Cipriani non avrebbe comunque fatto alcun cenno alla squadra di professionisti che intende portare a Spoleto per “rilanciare la kermesse menottiana” (copyright di Giuli). Anche perché, nonostante l’indicazione ministeriale, deve essere firmato ancora il contratto che sarà di durata quinquennale.
“Giallo” sullo Statuto, soci convocati ma non è all’odg
Intanto continua il “giallo” sul nuovo lo Statuto, che ha costretto i funzionari del Mic a scriverlo dopo almeno due anni che lo si aspettava in bozza da Spoleto, e il Ministro Giuli a dare delle scadenze che, a quanto pare, non vengono ancora rispettate. Ne è prova la convocazione partita oggi dalla Fondazione all’indirizzo dei 25 membri che compongono l’assemblea dei soci (12 nominati dal consiglio comunale cui si aggiunge il sindaco-presidente, 12 di altri enti e istituzioni) che Tuttoggi ha potuto leggere. Anche il giorno scelto dal presidente la dice lunga: cda e soci sono convocati per il 6 maggio 2025 alle 15.30 presso la Sala consiliare. All’ordine del giorno: presa d’atto verbale seduta 22 gennaio us, comunicazioni del Presidente, approvazione bilancio consuntivo Esercizio finanziario 2024, varie ed eventuali. Neanche un cenno allo Statuto e chissà questa situazione come sarà presa da Via del Collegio.
Non meno interessante sarà conoscere il bilancio consuntivo dell’ultima edizione alla luce anche del taglio dei finanziamenti per 112mila euro, approvato ieri l’altro dalla Commissione cultura al Senato con il via libera del centrodestra, l’astensione del partito democratico e il voto contrario del M5S. Una decisione che non fa pendant con quanto messo nero su bianco dallo stesso Ministro Giuli che già per quest’anno si è impegnato a trovare nuove risorse per il Festival. Lo stesso sindaco Sisti, in una intervista al Corriere dell’Umbria, ha ammesso sì “il dispiacere per questo taglio” riconoscendo al contempo che “dal 2008 al 2023 i contributi sono aumentati in maniera considerevole” e auspicando che il titolare del Mic mantenga l’impegno assunto davanti al Cda.
Per questo anche il risultato contabile del 2024 sarà importante, visto che, se la memoria non ci difetta, almeno la penultima edizione aveva fatto registrare un avanzo sul conto corrente della kermesse per quasi un milione. Ovvero soldi non spesi, magari per finanziamenti tardivi, ma comunque non spesi. Qualche (triste conferma) è già arrivata dallo stesso sindaco nel corso della conferma stampa di presentazione del prossimo programma quando ha accennato all’ottimo stato di salute contabile del Festival che chiude con “1,9 milioni di euro sui propri conti”. Tolti, a quanto se ne sa, 650mila euro verso fornitori e, volendo, sommando anche 300mila euro per un mutuo, ecco che continua a rimanere ben 1 milioni non speso. Questo il passaggio video di Sisti.
In un clima di per sé già non proprio sereno, si inserisce un’altra notizia, riportata a queste colonne da alcuni romani appassionati di Baricco che, nel ricercare su fonti aperte lo spettacolo “Novecento: il duello” con Baricco, Stefano Bollani ed Enrico Rava, intenzionati a vederlo al Festival di Spoleto (in programma per il 6 luglio prossimo), hanno scoperto che lo stesso sarà portato in scena all’Auditorium della Musica il 16 settembre prossimo nell’ambito della programmazione della Fondazione Romaeuropa, festival concorrente di quello menottiano e di cui la Veaute è da anni presidente onorario. Vuoi vedere che ci sarà chi preferirà vederlo in casa anziché in trasferta?
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