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Festival anni ’60: tre giorni a metà giugno

Manca solo l’annuncio ufficiale, ma ormai possiamo anticipare con certezza che il Festival degli anni ’60 si farà.

Foligno si prepara quindi a rivivere il decennio più esaltante ed originale della recente storia italiana: quello del boom economico e della cosiddetta ‘dolce vita’.

Gli organizzatori, proprio in questi giorni, stanno limando il cartellone degli eventi e definendo gli ultimi contatti per definire il quadro completo. Già scelto il nome, che resterà ancora top secret, ma che richiama immediatamente alla trasgressione ed alla voglia di musica e divertimento tipici del periodo.

Saranno tre le giornate da segnare in calendario, il ‘centro del mondo’ si appresta così ad ospitare un vero e proprio festival, capace di attirare in città migliaia di presenze anche da fuori regione. Possiamo anche preannunciare il periodo prescelto, che ricade sostanzialmente a metà giugno, subito dopo l’edizione della Quintana della sfida.

E mentre i promoter stanno curando il materiale informativo e promozionale, a Foligno continua a crescere l’attesa, con appassionati di auto e moto dell’epoca che si sono già messi a disposizione, così come artisti e band locali, pronte a dare il proprio contributo.

L’asso nella manica sarà un super ospite d’eccezione: sul palco folignate dovrebbe infatti salire un big degli anni ’60 tutt’ora amato e seguito da un pubblico di tutte le età. Resta da sottolineare l’originalità della manifestazione che, sia per periodo che per allestimenti, non può né tantomeno vuol essere paragonata al Summer Jamboree di Senigallia.

La zona prescelta è quella della cosiddetta movida, lungo via Gramsci e piazza del Grano, sino a coinvolgere il cuore della città, da piazza della Repubblica sino a largo Carducci e ‘Quadrivio’. Questi scorci di centro storico saranno completamente riallestiti, ricostruendo fedelmente scene di vita degli anni ’60 inoltre, chi aderirà all’iniziativa verrà invitato a vestirsi, pettinarsi e truccarsi secondo i dettami del periodo.

I ristoratori dovrebbero così proporre specialità gastronomiche con ricette di cinquant’anni fa.

Altro fiore all’occhiello, una grande mostra mercato di oggetti oggi ormai considerati ‘vintage’.

A coordinare la macchina organizzativa, ci penserà un direttore artistico esperto del settore. A farla da protagonista sarà comunque la musica: dagli intramontabili Battisti e Modugno, a Mina e Celentano, per non parlare dei ritmi folli dell’hully gully e del twist.