Aria fritta. Così possono essere sintetizzate le dichiarazioni dei giorni scorsi fatte da Associazione e Fondazione Festival nel tentare di trovare un accordo dopo l'ultimatum imposto dal Ministro Rutelli. Nient'altro che aria fritta. Altrimenti non si spiegherebbe come, dopo tutti quei proclami e telegrammi, ieri il titolare del dicastero dei Beni culturali si sia trovato costretto ad affrontare la problematica della manifestazione menottiana su due tavoli separati. Intorno ad uno Rutelli ha incontrato il sindaco Brunini e il vertice della Fondazione, in quell'altro Francis Menotti. Non trapela ancora nulla di ufficiale (Municipio, Fondazione e associazione si sono fin qui guardati bene di emettere un comunicato stampa), si sa solo che gli incontri sono durati pochi minuti durante i quali Rutelli ha confermato la ferma intenzione di procedere ad una azione di forza se non si troverà un accordo. Intanto però è il destino dei lavoratori a tener alta la 'vertenza'. Questi infatti devono ancora ricevere il 25% dell'emolumento che era stato fissato per le prestazioni fornite durante l'ultima edizione di luglio scorso. Più o meno fanno 200mila euro che non si trovano. A preoccupare è il fatto che alcuni fornitori del Festival avrebbero inviato dei decreti ingiuntivi per pignorare i fondi che sono attesi dal Ministero. Una mossa che, se non sarà al più presto “replicata” anche dai lavoratori rischia di far sfumare i loro diritti.
FESTIVAL: ALTRO CHE DISPONIBILITA'!
Mar, 06/11/2007 - 10:24