(Jacopo Brugalossi) – La Tribunal Mist Jazz Band porta una sferzata di energia e di ritmo al Festival dei due Mondi. Nata nel 1991 per iniziativa dell’avvocato Paolo Pannella – che ne è diventato il direttore artistico – e composta da 20 elementi, tutti campani, la band tenta di unire l’amore per la tradizione musicale popolare napoletana alla passione per il jazz. Ne nasce una “fusione” stilistica molto coinvolgente, vigorosa ma a tratti anche malinconica, apprezzata non solo dal pubblico presente ai concerti ma anche dagli stessi grandi interpreti della canzone napoletana di cui la band ha riarrangiato i pezzi.
L’opera di arrangiamento si deve tutta al direttore d’orchestra Antonio Solimene, che da vero leader durante il concerto non sta un attimo fermo. Detta i tempi con precisione ed energia. La sua direzione sferza incessantemente tutto il gruppo. Ad accompagnare le trombe, i tromboni, i sax, il clarinetto, la chitarra, la batteria, il basso e il vibrafono (suonato da Pannella), sono le voci di tre straordinari cantanti, due uomini ed una donna, che interpretano in modo a volte ironico, a volte struggente, i testi delle immortali canzoni napoletane…
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