Quando la politica incontra la musica, si sa, possono nascere incroci pericolosi. Ne è un esempio ciò che è accaduto in queste ore che riguarda i 99 Posse, famosa raggamuffin rap band, che per motivi “ideologici” ha deciso di annullare il concerto del 2 agosto alla Festa dei Giovani progressisti di Panicarola.
La formazione campana avrebbe infatti comunicato agli organizzatori dell’evento, con il minimo preavviso, di non volersi esibire per il semplice motivo che tra gli organizzatori della Festa si “celerebbero” anche militanti del Partito Democratico. E non stupisce che la band, nota per la sua ideologia di sinistra, abbia voluto dissociarsi da quella fazione “renziana” che ormai è sempre più distaccata dalle sue radici “rosse”. Per molti, e per gli stessi 99 Posse, si tratterebbe infatti di una questione di coerenza, mentre per altri, soprattutto per gli organizzatori della Festa, non sarebbe una motivazione valida tanto da mettere a repentaglio un’intera festa e lo svolgimento stesso dell’evento.
Sul profilo Facebook della band, il 30 luglio, in un post alquanto esaustivo, si leggeva: “Abbiamo annullato il concerto previsto il 2 agosto a Panicarola. C’è stato sicuramente un eccesso di superficialità da parte di chi ha fissato la data, non associando in automatico la sigla Giovani Progressisti al PD, ma diciamocelo francamente: qualcuno non aspettava altro. Non ci riferiamo a chi ci segue e ha espresso sincero stupore, ma ai classici haters che hanno assalito nelle ultime ore la nostra pagina. Secondo questi signori, noi saremmo diventati improvvisamente a favore della Tav, pro Israele e sostenitori delle politiche renziane. Chi compra un nostro concerto, non sta acquistando un juke box che poi programma a piacimento, perché il nostro show è sempre lo stesso, ha gli stessi contenuti e se pure fossimo saliti su quel palco a Panicarola, questi non sarebbero cambiati”.
Molto esaustiva, infine, anche la conclusione del medesimo post: “Chi sulla base di una data annunciata si permette di mettere in discussione oltre vent’anni della nostra storia e della nostra coerenza militante in Italia, in Palestina, in Chiapas, a Praga e ovunque siamo riusciti a essere presenti, è solo un miserabile pezzo di m***a. Vada a spargere altrove la sua frustrazione”.
Questo, per i 99 Posse, è il secondo annullamento nella zona di Perugia ma, nel gennaio 2012, la data prevista all’Urban Music Club di Sant’Andrea delle Fratte fu solo spostata. Quella volta, però, a far saltare il concerto fu semplicemente la neve.