Riccardo Foglietta
Sabato sera, nella splendida cornice naturale che circonda Piediluco, si è tenuta la sfilata delle barche allegoriche che ha sancito uno degli appuntamenti più emozionanti della Festa delle Acque 2011, organizzata dalla Pro Loco di Piediluco con il patrocinio del Comune di Terni e della Provincia di Terni. Molte le autorità presenti all’evento: l’Assessore al Turismo del Comune di Terni Roberto Fabbrini, l’Assessore ai Lavori Pubblici Silvano Ricci, l’Assessore al Commercio Maria Bruna Fabbri, il Presidente della Circoscrizione Est Stefano Bolletta, il Vicepresidente del Consiglio Comunale di Terni David Tallarico ed il Presidente della Pro Loco di Piediluco Moreno Franceschini. Le barche che hanno sfilato sono state sei in tutto, di cui quattro in concorso e due fuori concorso. Il compito di esprimere il proprio giudizio sulle quattro barche in gara è spettato ad una giuria composta dal presidente Giulio Viscione (artista, scultore e pittore), da Chiara Ronchini, curatrice indipendente di arte contemporanea, promotrice di eventi a livello internazionale e critico d’arte, Alessio Patalocco (architetto, artista, pittore e scultore), Linda Conti (architetto e ingegnere) e da Claudio Talamonti, critico cinematografico.
Le due barche fuori concorso sono state realizzate riadattando i pezzi dei due carri vincitori dell’edizione 2011 del Cantamaggio Ternano, festa tradizionale della città di Terni che vede sfilare il 30 di aprile i suoi carri allegorici per il saluto alla primavera. L’Ente Cantamaggio Ternano e la Festa delle Acque hanno realizzato così una sorta di “gemellaggio”, grazie al quale i maggiaioli possono riproporre le bellezze dei propri carri con la suggestione del Lago di Piediluco. La prima barca fuori concorso ad aver sfilato è stata “Risveglio di primavera”: un saluto alla primavera, a Piediluco ed al suo Lago fatto con un grande fiore che si schiudeva alla vita con tre colori che ricordavano quelli della bandiera italiana, richiamo ai 150 anni dell’unità d’Italia, e due innamorati che si abbracciavano nel centro. La seconda imbarcazione fuori concorso, dal titolo “Mangiamaggio”, ha rappresentato invece un richiamo alle tradizioni culinarie della primavera, dei suoi frutti e delle sue prelibatezze.
La prima barca in concorso a sfilare è stata “Tradizione e magia”, in cui l’allegoria espressa richiamava il grande numero di usanze e piccoli rituali caratterizzanti un periodo intessuto di cultura popolare e di tradizioni secolari rimaste vive anche a Piediluco prima dell’avvento della società moderna. Sin dagli anni ’30 infatti i piedilucani festeggiavano il solstizio d’estate solcando le acque del Lago con le barche tradizionali adorne di fiori e luminarie illuminando magicamente le acque. A seguire sono arrivati i cinque cerchi olimpici della barca dal titolo “Ancoriamoci qui”, che si è fatta promotrice dell’auspicio che anche il Lago di Piediluco possa essere parte dello scenario delle Olimpiadi del 2020, nel caso in cui vengano disputate in Italia. La terza imbarcazione allegorica ad aver sfilato è stata “Il vascello fantasma”, che si è aggiudicata la vittoria dell’evento grazie alla sua semplicità ed eleganza riuscendo a comunicare con un forte impatto visivo un sogno, un’immagine, una visione che ha riempito la sfera emotiva dei giurati. L’ultima in gara è stata “Piediluco tra i Mille”, che ha omaggiato i 150 anni dell’Unità d’Italia con il ricordo del contributo dato alla causa dalla popolazione di Piediluco nelle figure dei due giovani garibaldini Pietro Clementini e Luigi Claudili. La serata si è conclusa con lo splendore dei numerosi e variopinti fuochi d’artificio che hanno illuminato la notte nel silenzio attonito dei numerosi presenti.
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