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Festa della donna, Terni si prepara a festeggiare l'8marzo

Oltre dieci appuntamenti per la Giornata internazionale della donna, nel programma organizzato dall'assessorato alla Cultura del comune di Terni, in collaborazione con la Regione, l'archivio di stato, l'archivio storico Acciai Speciali e la sponsorizzazione del Castello delle Regine. Un cartellone che ha preso il via il 1° marzo e che si concluderà il 27 marzo. Tra gli appuntamenti da sottolineare il Premio Gisa Giani consegnato l'8 marzo, la conferenza Non solo matrona, femminilità e senso del pudore nella Roma antica il 9 marzo al museo archeologico, la poesia di Alda Merini il 15 marzo, il libro di Raffaella Clementi il 25 marzo. Per quanto riguarda la mostra fotografia Istanti al femminile è allestita nelle sale di Palazzo di Primavera, il nucleo è costituito dalle istantanee inedite del Concorso fotografico nazionale organizzato nel 2012 dalla Pinacoteca comunale Orneore Metelli, nelle quali le donne sono protagoniste dietro e davanti l’obiettivo. La seconda sezione della mostra è La città delle donne. A disegnarla sono state le ternane che hanno raccolto l’invito della Biblioteca comunale a riscrivere la storia della città in prospettiva di genere. Le loro fotografie, numerosissime e in gran parte inedite, offrono la possibilità di ripercorrere un secolo problematico come il Novecento cogliendole nel loro difficile cammino verso l’emancipazione in casa, al lavoro, nel tempo libero. Il primo tratto di strada, grazie al materiale fornito dall’Archivio di Stato di Terni, si fa con le centurinare, quelle che per prime abbandonano i campi per la fabbrica e lottano per un lavoro umano e un equo salario. Poco più avanti, grazie all’Archivio Thyssen Krupp, si incontrano le signorine, quelle alla moda per le quali è decoroso lavorare solo finché nubili. E se un cospicuo numero di immagini documenta la rivoluzione dei costumi negli anni’ 50 e ’60 e il nuovo protagonismo degli anni ‘70, difficile parlare di “liberazione” quando la rivoluzione digitale fa emergere la cultura globale che spesso nega alle donne pari opportunità e pari diritti.

IL PROGRAMMA