Martedì 30 agosto 2011, alle ore 18.00, presso il Museo Città di Cannara ci sarà l’inaugurazione della mostra di pittura “Memorie silenti” degli artisti Paolo Bellegrandi e Riccardo Secchi, curata da Antonio Pazzaglia. Questa esposizione, promossa su iniziativa dell’Asessorato alla Cultura guidato da Federica Trombettoni, si inserisce all’interno del “Settembre cannarese” che comprende anche la tradizionale “Festa della cipolla”, con l’intento di arricchire le iniziative e, soprattutto, di valorizzare il bel museo con proposte che non lo rendano solo un mero contenitore di testimonianze storico-artistiche, ma vitale risorsa culturale per il territorio. “Memorie silenti” occupa tre sale del piano terra con quadri di paesaggi, tra cui alcuni dedicati al contesto, che dialogano armonicamente con i reperti archeologici esposti in pianta stabile. Il titolo della mostra si ispira all’elemento principe sia del museo, ex convento dove le memorie sono avvolte in un costante silenzio fisico, sia delle opere sgombre di presenze umane, profonde nel penetrare la natura delle cose, abitate da silenzi che invitano alla riflessione.
Paolo Bellegrandi presenta paesaggi dove l’occhio penetra fino all’infinito oltre l’orizzonte; gli elementi compositivi, immersi in una luce ocra priva d’origine, perdono la loro specificità per acquisire caratteristiche strutturali perfettamente sincrone alla prospettiva, trasformando una semplice rappresentazione in una immagine di carattere universale.
Riccardo Secchi dedica invece la sua attenzione alla realtà più vicina a noi, a quelle presenze del vivere un po’ dimenticate, come vecchi edifici industriali abbandonati, o distrattamente ignorate, come angoli di natura acquisiti come isole di pensiero, pause silenti all’interno del chiasso contemporaneo.
La mostra “Memorie silenti” è arricchita da un catalogo di 20 pagine a colori con un intervento critico del curatore Antonio Pazzaglia e rimarrà aperta al pubblico fino all’8 gennaio 2012 rispettando gli orari del museo.
Il “Museo della città di Cannara” occupa l’intero edificio di un ex convento, si estende quindi per tutti i quattro piani (l’ultimo è dedicato ad una panoramica sala conferenze). Al suo interno sono conservati i reperti archeologici più importanti provenienti dagli scavi di Urvinum Hortense, Municipio romano che si estendeva sulla collina della frazione di Collemancio, tra cui spicca il bel mosaico pavimentale, completamente intatto, che occupava il peristilio di una domus. Al terzo piano sono invece esposte alcune opere pittoriche e scultoree, che vanno dal ‘200 al ‘700, che testimoniano la devozione religiosa dei cannaresi del passato.