A San Pellegrino (frazione di Gualdo Tadino) anche quest’anno torna la Festa del Maggio (o del Pioppo) – giunta alla 1020^ edizione – una delle manifestazione più antiche d’Europa. Una tradizione millenaria, mai fermatasi neanche con la pandemia, quando i “maggiaioli” si sono adattati a portarla avanti senza pubblico nel 2020 e, addirittura, via streaming nel 2021.
Sono 1020, appunto, gli anni trascorsi dalla sera di quel 30 aprile dell’anno 1004 quando – così narra la leggenda – nei pressi del paese di Castro Contranense (l’antica San Pellegrino) un pellegrino e il suo accompagnatore, ai quali la sera prima la comunità aveva rifiutato ospitalità, morirono travolti da piogge torrenziali. Vicino al corpo dell’uomo più anziano venne poi ritrovato il suo bastone, di pioppo stagionato, miracolosamente fiorito.
Dall’anno 1004, in onore del Santo, i sanpellegrinesi, scelgono così il pioppo più alto, affrontando sereni ed entusiasti fatiche, sacrifici ed anche pericoli spesso notevoli, per trapiantarlo e innalzarlo con funi e scale, pulito e scortecciato, nella piazza del paese.
Tutto comincia la sera del 30 aprile, quando i maggiaioli partono alla ricerca del pioppo più grande nelle zone limitrofe, in un luogo fino a quel momento noto solo al “capomaggio”. Giunti sul posto prescelto, con fune, asce e forza delle braccia, l’albero viene abbattuto e caricato su di un carro detto “sterzetto”, dove viene caricato anche un altro pioppo più piccolo che fungerà da punta fiorita. I Maggiaioli conducono poi lo sterzetto alle porte del paese quando, tra campane e fuochi di artificio, partono per una emozionante corsa sino alla piazza in cui sarà piantato “il Maggio” tra grida entusiaste e suggestivi silenzi.
Il programma della manifestazione, prima di arrivare alla serata clou, avrà inizio giovedì 25 aprile. Eccolo nel dettaglio:
Giovedì 25 aprile
Sabato 27 aprile
Domenica 28 aprile
Lunedì 29 aprile
Martedì 30 aprile
Mercoledì 1 maggio
Domenica 5 maggio