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Ferrucci: “Avevo la possibilità di candidarmi, ma avrei lacerato il centrosinistra”

Candidato del polo civico, verde e sociale (ma un po’ meno socialista)? No, grazie. Luca Ferrucci smentisce l’ipotesi di diventare l’anti-Fora nel derby tra civici che potrebbe profilarsi nel centrosinistra.

Anche se non nasconde la delusione per quello che è avvenuto all’interno del Cantiere civico che ha contribuito a costruire insieme a Fora ed a molti altri, con la fuga in avanti dell’ex presidente di Confcooperative. “Avrei desiderato un percorso politico chiaro, rapido e trasparente nell’ambito di questa coalizione, definendo, alla conclusione di esso, una rosa di nomi candidabili sui quali confrontarsi ad un tavolo composto da tutti i soggetti politici e civici. Così non è stato per diffuse responsabilità ma adesso diviene poco utile recriminare sul passato”.

E allora guarda al presente, Luca Ferrucci, anche rispetto al mutato scenario politico nazionale. Auspicando non solo l’unità del centrosinistra con le forze civiche, ma anche un’alleanza locale con il Movimento 5 stelle, “soggetto con il quale confrontarsi e dialogare per costruire piattaforme programmatiche condivise e innovative per l’Umbria”. Un’alleanza che però, semmai, non dovrà essere decisa a Roma, ma in Umbria.

Ma ad oggi, ricorda, c’è il candidato Andrea Fora, ce ne sarà uno del Movimento 5 stelle e forse uno dell’altro polo civico. “Io non mi auto-candido – chiarisce Ferrucci – né ho dato disponibilità a nessuna forza politica e civica per indicare il mio nome come candidato. Nel centro sinistra (possibilmente con i 5Stelle) c’è lo spazio politico per un solo nome candidabile”.

E mette ancora in guardia dal rischio della balcanizzazione e per questo rivolge un nuovo appello al senso di responsabilità. Ma rivendica anche la correttezza del suo operato in queste settimane: “Io avevo l’opportunità di candidarmi, grazie agli attestati di fiducia di diversi soggetti politici, civici e sociali. Assai probabilmente avrei conseguito, grazie alla legge elettorale, il ruolo personale di consigliere regionale ma avrei contribuito a lacerare il centro sinistra e, per questa via, a decretare la sua sconfitta politica. Unicamente per senso di responsabilità nel non voler essere divisivo, non ho accolto questa proposta. Nella vita preferisco stare dalla parte dei valori nei quali credo, anziché perseguire le convenienze personali”.

I Verdi spingono l’altro polo civico ad andare per la sua strada

Il polo alternativo ai civici di Fora ed al  Pd stenta però a decollare. Ancora incerto sul nome del candidato presidente e, soprattutto, sulla scelta di andare per la propria strada. Soprattutto dopo che il Partito socialista si è sfilato ed ha ripreso a trattare col Pd per riunire il centrosinistra. Anche altri all’interno di Umbria civica, verde e sociale sono propensi a riprendere la trattativa con i dem. Ma se la premessa è che si abbandoni Fora, con Verini ci sarà poco da trattare.

Se si deciderà però di andare da soli, c’è da sciogliere il nodo del candidato presidente, venuta meno l’opzione di Luciano Bacchetta. Che un’intesa con Fora (e con il Pd) pare l’abbia trovata. E il nome nuovo è quello del ternano Marco Sciarrini.

Nel polo resta l’area dei Socialisti unitari, insieme ad una parte di Umbria dei Territori, Movimento delle Idee e del fare, la sinistra civica di Altra Umbria, +Europa, Europa Verde Umbria.

Una coalizione che a giudizio di Francesco Alemanni e Gianfranco Mascia, commissari in Umbria per Europa Verde, può battere la destra di Matteo Salvini. “Tra chi rivendica una coalizione fantasma e chi non si capisce da che parte stia – scrivono – l’unica certezza finora è Umbria Civica e Verde. La coalizione che vede insieme Umbria dei Territori, Europa Verde Umbria e Movimenti delle idee e del fare, Altra Umbria e l’area socialista unitaria è l’unica che può davvero battere Salvini e gli xenofobi”.

E proseguono: “Questo laboratorio che si è creato in questi mesi è l’unica vera novità nel panorama nazionale e saranno tutti i cittadini che si stanno avvicinando in queste settimane il vero motore della coalizione. Noi avevamo chiarito fin da subito che senza codice etico e un percorso di democrazia partecipata il progetto non sarebbe potuto partire. In queste settimane di incontri e assemblee con la base territoriale, siamo in dirittura di arrivo. Del resto abbiamo fatto nostro il motto di Alex Langer ‘Più lento, più profondo, più dolce’ ed è grazie a questo paziente lavoro che abbiamo consolidato la nostra idea politica ecologista e civica.”

Domani, domenica 15 settembre, dalle 21, a Perugia Via Sant’Ercolano, 4, si svolgerà l’Assemblea di Europa Verde Umbria, aperta agli ecologisti della regione. In quella sede si parlerà della lista alle regionali.