Ferrovie dello Stato, in Umbria previsti investimenti per 4 miliardi in 10 anni

Ferrovie dello Stato, in Umbria previsti investimenti per 4 miliardi in 10 anni

Redazione

Ferrovie dello Stato, in Umbria previsti investimenti per 4 miliardi in 10 anni

Lun, 16/05/2022 - 12:58

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Presentato il piano industriale delle Ferrovie dello Stato, ecco gli investimenti per raddoppio ferroviario, strade, treni, autobus e non solo

Ben 190 miliardi di investimenti in Italia, di cui quasi 4 miliardi in Umbria: è quanto prevede il piano industriale 2022 – 2031 del gruppo Ferrovie dello Stato italiane, presentato oggi a Roma. Ad illustrale le priorità e le prospettive per i prossimi dieci anni sono stati la presidente del gruppo, Nicoletta Giadrossi, e l’amministratore delegato, Luigi Ferraris.

Si tratta di investimenti che dovrebbero avere un impatto sull’economia nazionale stimabile in 2-3 punti percentuali di Pil. 

Ferrovie dello Stato, 4 poli di business: gli obiettivi

Il piano prevede una profonda ridefinizione della governance e un nuovo assetto organizzativo che aggrega le società controllate da Ferrovie dello Stato in quattro poli di business: “Infrastrutture”, “Passeggeri”, “Logistica” e “Urbano”.

La visione strategica e industriale di lungo periodo ha, tra i suoi principali obiettivi:

  • dare certezza di esecuzione alle opere infrastrutturali nei tempi previsti;
  • favorire il trasporto collettivo multimodale rispetto al trasporto privato;
  • incrementare fino a raddoppiare rispetto al 2019 il trasporto merci su ferro;
  • rendere le infrastrutture ferroviarie e stradali più sostenibili, accessibili,  integrate efficacemente fra loro e resilienti, incrementandone la dotazione anche per ridurre il gap tra nord e sud del Paese;
  • aumentare il grado di autonomia energetica del Gruppo attraverso fonti rinnovabili e contribuire, anche in questo campo, alla transizione ecologica del Paese.

Fattori abilitanti del piano industriale, che ne dovranno sostenere l’attuazione, sono l’innovazione tecnologica, la digitalizzazione, la connettività e la valorizzazione delle persone del Gruppo Ferrovie dello Stato alle quali, chiudendo il suo intervento, l’amministratore delegato Luigi Ferraris ha affidato questa sfida, nella convinzione che, così com’è già accaduto in passato, saranno in grado di vincerla.

Quasi 4 miliardi per il Piano industriale in Umbria

In Umbria il Piano Industriale 2022 – 2031 prevede un investimento complessivo di 3,951 miliardi di euro. Si tratta di risorse che andranno a disegnare un rinnovato scenario di mobilità – ferroviaria ma anche stradale – più interconnessa, sostenibile e in grado di rispondere al meglio alle esigenze delle persone – e delle cose – che si muovono.

Per ferrovie e strade in campo 3,56 miliardi

Le risorse attribuite al Polo Infrastrutture costituiscono la parte principale dell’investimento complessivo: 3,56 miliardi di euro.

Di questi, 1,4 miliardi riguardano le infrastrutture ferroviarie e saranno per lo più destinati al raddoppio della Orte – Falconara, alla velocizzazione della Foligno – Terontola (fasi) ed al potenziamento della Terni – Rieti – Sulmona (fasi).

Ammontano invece a 2,16 miliardi di euro le risorse destinate alle infrastrutture stradali: tra gli interventi principali il Nodo di Perugia, il completamento della E78 e della Tre Valli Umbre e l’intervento sulla SS318 con il completamento delle Gallerie Picchiarella e Casacastalda.

Nuovi treni e autobus, in campo 389 milioni

Sono 389 invece i milioni di euro destinati al Polo Passeggeri: 218 in ambito ferroviario, che si tradurranno nell’arrivo di 12 nuovi treni dedicati al trasporto regionale e nel potenziamento dell’offerta sulla Orte – Falconara e 171 milioni per i servizi su gomma del Trasporto Pubblico Locale, destinati alla progressiva messa in circolazione di 474 nuovi mezzi (elettrici, a gas, ibridi e H2).

I poli logistici e urbani

Completano il Piano le risorse destinate al Polo Logistica e al Polo Urbano: per il primo si prevede un potenziamento e lo sviluppo di nuovi collegamenti, che porteranno ad un incremento del fatturato di circa il 60% (2031 vs 2022), mentre per il Polo Urbano si stimano circa 200 mila mq di aree da valorizzare, con i principali progetti che riguarderanno le stazioni di Terni e di Foligno, progetti per lo sviluppo di parcheggi di mobilità elettrica e progetti di riforestazione su aree dismesse.

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