Da. Bac.
Ancora una volta Città di Castello ospiterà la rassegna di Arte Fabbrile “Ferro e Fiamme”, giunta ormai alla terza edizione. L’evento si svolgerà in piazza Santa Maria Maggiore da venerdì 7 a domenica 9 giugno, dalle ore 9 alle ore 13 la mattina e dalle 15 alle 19 il pomeriggio. Saranno all’opera i maggiori esponenti di una tradizione artigianale molto radicata nel territorio alto tiberino dove provetti artisti, nel corso dei secoli, hanno dato spessore e introdotto motivi originali ad un tecnica antica. Città di Castello ha infatti un lunghissima tradizione nell’arte di forgiare il ferro incandescente.
I fabbri sono stati protagonisti della città tra Ottocento e Novecento quando si costruiva, grazie ad alcuni illuminati come i baroni Franchetti, una generazione di uomini nuovi, per i quali l’agricoltura non rappresentava l’unica prospettiva lavorativa. La città portava con sé nuove urgenze e bisogni: furono proprio i fabbri a raccogliere ed interpretare alcuni di questi, alimentando una classe di artigiani che accompagnò anche lo sviluppo economico del Dopoguerra.
“Ferro e Fiamme” non è però un omaggio nostalgico ad un passato che non c’è più ma la consapevolezza che questa tecnica ha ancora un ruolo, che assume i contorni dell’arte per qualità e creatività. Questa rassegna rappresenta anche il punto finale di un’azione di recupero che gli artigiani hanno intrapreso, con l’obiettivo di riaffermare la superiorità del ferro sulla ghisa, nonostante questa sia preferita in molti procedimenti industriali.
Nelle parole dell’assessore al Commercio e Turismo, Riccardo Carletti, c’è l’elogio agli artigiani e alla scelta del centro storico, che con queste manifestazioni viene valorizzato al meglio: “La piazza S. Maria Maggiore, con la sua bella chiesa cinquecentesca e la porta omonima farà da cornice a fabbri provenienti dall’Umbria e da tante altre parti d’Italia: essi saranno pronti a fare spettacolo, a mostrare le proprie creazioni, a cimentarsi nelle diverse tecniche di lavorazione e ad esibirsi nella forgiatura con incudini, martelli e fucine. Momento particolarmente suggestivo sarà la forgiatura notturna”.
A cittadini e turisti non resta che “battere il ferro finché è caldo” e venire ad assistere a questo vero e proprio omaggio alla tradizione.