Orvieto

Fermata Intercity a Orvieto, Regione Umbria prende posizione

Dopo aver ascoltato le ragioni dei pendolari di Orvieto, ho scritto al ministro Delrio e al responsabile di Trenitalia che l’ipotesi di far fermare a Orte l’intercity diretto a Roma, come richiesto dalla Regione Lazio, è quantomeno inopportuna perché causerebbe un ritardo di almeno 20 minuti e anche perché ci sono altri treni nello stesso orario diretti a Roma che fermano a Orte. Al momento non abbiamo avuto risposta, comunque ci riserviamo di valutare eventuali iniziative che Trenitalia dovesse prendere e nel caso faremo le nostre proposte”: lo ha detto l’assessore regionale ai trasporti Giuseppe Chianella nell’audizione nella Seconda commissione consiliare, presieduta da Eros Brega, rispondendo alle richieste di chiarimenti avanzate dai consiglieri regionali della Lega Nord, Emanuele Fiorini e Valerio Mancini.

“Scongiurato il pericolo per i pendolari di Orvieto – ha detto il presidente Brega – impegno la Commissione e l’Assessore a rivedersi nella prima seduta del nuovo anno per costruire insieme una prospettiva più ampia che riguardi i trasporti dell’Umbria”.

“Finalmente – ha detto Mancini – l’Assessore ha mostrato un po’ di muscoli sulla spinta data dall’opposizione. Ora ci aspettiamo che continui anche su altre tematiche, dall’aeroporto al Freccia rossa, e mi auguro che il Pd condivida lo sforzo per difendere gli interessi della Regione”. Fiorini ha rivolto anche altri quesiti all’assessore ai trasporti circa il volume del traffico su Orvieto e sulla tratta Foligno-Perugia dal 2009 a oggi, temi che saranno ripresi nella seduta di gennaio.

Per il Comune di Orvieto, che ha lavorato di concerto con l’Assessore per far valere le esigenze dei pendolari, era presente l’assessore comunale Andrea Vincenti il quale ha depositato un documento concernente sia la problematica del collegamento con Roma che quella del collegamento con Terni, sottolineando che “la sventurata chiusura del nostro tribunale ha aumentato il numero delle persone che devono recarsi a Terni, cambiando a Orte e impiegando quindi molto tempo. Vorremmo anche ricordare – ha aggiunto – che Orvieto è capofila di un progetto per le aree interne che ha fra i suoi pilastri il miglioramento dei trasporti per evitare lo spopolamento. Ma per i tanti che hanno scelto di vivere sul nostro territorio contando sul collegamento con la Capitale, che era di 40 minuti e oggi è diventato di 55, è necessario almeno non peggiorare la situazione