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Femminicidio a San Giustino / Le reazioni del sindaco Buschi e dell'Onorevole Giulietti

La piccola cittadina di San Giustino, nell'Alto Tevere perugino, è sconvolta per quanto accaduto questa notte in via Grazia Deledda: mentre le indagini dei Carabinieri di Città di Castello continuano, ed i corpi dei due ragazzi si trovano all'obitorio della cittadina tifernate, a disposizione del medico Paglicci Reattelli, arrivano i primi commenti da parte delle istituzioni.

Il sindaco Fabio Buschi, che questa mattina era vicino alla palazzina dove è avvenuto l'omicidio-suicidio, ha voluto sottolineare che si tratta “all'apparenza di un dramma familiare” e che precedentemente non c'era stata “alcuna avvisaglia”. Il primo cittadino ha poi dichiarato che le istituzioni saranno vicine alla famiglia in questo momento di dolore.

L'onorevole Giampiero Giulietti ha commentato con un suo post su facebook la triste notizia, collegandosi al decreto sul femminicidio che ha visto la luce in questi giorni nelle aule parlamentari. “Quanto accaduto questa notte a San Giustino deve spingerci a fare ancora di più per spezzare la lunga catena di femminicidi che dall'inizio dell'anno ad oggi è costata la vita ad oltre cento donne, spesso vittime del proprio marito o del proprio compagno. Questo è quello che è accaduto anche a San Giustino dove una giovane donna di 26 anni è stata uccisa dall'ex fidanzato, che poi si è tolto la vita. Per combattere questa barbarie, proprio in questi giorni il Parlamento, dopo la ratifica della convenzione di Instanbul, ha approvato la prima legge contro il femminicidio che non è certo la soluzione definitiva di un problema estremamente complesso ma costituisce comunque un primo punto fermo da cui partire per combattere la violenza di genere. All'approvazione di questa legge, che inasprisce le pene nei confronti di chi usa violenza contro le donne e che rafforza le misure di prevenzione del fenomeno e di protezione delle vittime, si è giunti dopo aver ascoltato le associazioni di donne, i centri antiviolenza e tutti quei soggetti che si battono contro il femminicidio. Ora dobbiamo continuare su questa strada, affrontando la violenza di genere in tutta la sua complessità e tenendo conto anche degli aspetti economici, sociali e culturali ad essa connessi, per far sì che non si debbano più piangere vittime innocenti di una violenza assurda e senza senso”.

(Ale. Chi.)

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