Le caratteristiche del prelievo e le sue modalità: i cacciatori di oggi e le nuove sfide, tra cui la peste suina africana
Iniziato il primo corso per selezionatori di ungulati organizzato dalla Federcaccia. La formazione non è infatti una prerogativa dei soli Atc, ma anche le associazioni venatorie sono titolate a svolgere questo ruolo, per aumentare la consapevolezza dei cacciatori e la sicurezza.
Con la presentazione fatta a fine anno e il saluto del presidente regionale Federcaccia e dei due provinciali sono partite le lezioni tenute dal noto docente e tecnico faunistico Giovanni Giuliani, assistito per le specifiche parti da altri specialisti.
Il corso
Il corso che prevede 13 incontri di 3 ore e mezza, tratterà in modo ragionevole e aggiornato le specie autorizzate alla caccia di selezione, definendo le caratteristiche del prelievo e le sue modalità.
Qualche cacciatore, preso dalla foga della caccia di selezione autorizzata al cinghiale, non ha aspettato questo evento. Ciò nonostante gli iscritti hanno pienamente riempito i posti di aula virtuale disponibili, avvicinando la non trascurabile cifra di 60 partecipanti iscritti.
Petturiti: un servizio utile e di livello per i selezionatori
“Questo ci rende merito – commenta il presidente regionale Federcaccia Umbria, Simone Petturiti – di aver costruito un servizio al contempo utile e di livello, per produrre una conoscenza aggiornata e profonda sul ruolo che il selezionatore va a ricoprire”.
Le nuove sfide e la peste suina africana
A questo proposito, il docente ha sottolineato l’importanza della conoscenza faunistica e ambientale per formare un cacciatore più moderno e in grado di affrontare le nuove sfide. Una di queste sarà la peste suina africana, come ha ricordato nel suo breve intervento il presidente Petturiti, che è entrata in Italia e per ora ha bloccato tutte le forme di caccia esclusa la selezione.
Una serie di percorsi formativi Federcaccia
“Questo – annuncia Petturiti – sarà il primo di una serie di percorsi formativi che andremo a realizzare, tutti autorizzati dalla Regione Umbria e dall’Ispra nazionale, che hanno riconosciuto il nostro ruolo di formatori e di erogatori di percorsi utili alla caccia e ad attività assimilate. Così i cacciatori avranno a disposizione luoghi di formazione direttamente nel loro ambiente associativo e godranno di un taglio formativo coerente ed adeguato alle loro reali esigenze , nonché perfettamente in linea con i loro stessi valori culturali”.
Petturiti ringrazia i presidenti provinciali Spigarelli (Perugia) e Piccioni (Terni), che hanno lavorato all’organizzazione del corso.