Guerra alle slot machine e al gioco d’azzardo, abbiamo scherzato. Tensioni interne al centrodestra fanno mancare per ben due volte il numero legale e le modifiche al regolamento, che in Commissione erano state approvate all’unanimità, non vengono così votate.
La Giunta Romizi, che voleva limitare il gioco d’azzardo, si trova a dover gestire l’azzardo dei Fratelli d’Italia, a poco più di sei mesi dalle elezioni. Il neo assessore Massimo Perari pare fosse il bersaglio della protesta. Una protesta politica che però finisce per coinvolgere anche il sindaco Romizi. Costretto a ricucire l’ennesimo strappo tra gli alleati che lo sostengono. Tant’è che il forzista Cenci ha chiesto anche una mozione di sfiducia nei confronti dei due consiglieri che più volte hanno imboccato la via di fuga della Sala consiliare.
Una crepa nella maggioranza, non la sola, nella quale l’opposizione si è buttata. La capogruppo Pd Bistocchi ha stigmatizzato l’assenza in aula dei consiglieri di Fratelli d’Italia ed ha parlato di “un’occasione persa su una delle battaglie più importanti che il consiglio ha portato avanti ed anche delle più giuste, fatta insieme alla città. Una battaglia – ha detto Bistocchi – che non accetta defezioni o battibecchi interni da parte della maggioranza“. Ed ha annunciato che, a quel punto, le opposizioni non avrebbero partecipato al voto.
Anche il consigliere pentastellato Giaffreda ha sottolineato l’importanza della tematica in discussione e del regolamento “a cui – ha detto – spero si riesca a dare compimento”. Ma anche lui ha chiesto nuovamente la verifica del numero legale, che per la seconda volta è mancato.
Al presidente Varasano non è rimasto che chiudere la seduta del Consiglio, vista l’impossibilità di votare la pratica su slot e gioco d’azzardo e le altre all’ordine del giorno. Varasano ha espresso il proprio disappunto: “Oggi – ha detto – è stata scritta una delle pagine più brutte di questa consiliatura”.
Insomma, per ora a Palazzo dei Priori i giochi d’azzardo sono tutt’altro che vietati.