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Fdi chiede “pacchetto sicurezza” per Terni | La risposta del sindaco

3 omicidi in 100 giorni; la vedova Gabriella Zelli Listanti, David Raggi e ultimo l’anziano Giulio Moracci, ucciso due giorni fa. Dopo la lunga scia di sangue che ha macchiato la città, il sindaco risponde alla domanda di Marco Cecconi (FDI) sulla richiesta del pacchetto sicurezza per la città di Terni e gli stessi cittadini; il primo cittadino ternano ha infatti risposto che a maggio se ne discuterà in Consiglio.

Alla fine è stato ottenuto un primo risultato: alla prossima conferenza dei capigruppo (in programma per martedì) il Sindaco comunicherà in quale seduta del consiglio – entro maggio – presenterà all’aula quel “pacchetto-sicurezza” che si era impegnato a predisporre entro 30 giorni dall’approvazione – 23 marzo – dell’atto di indirizzo unitario votato dopo l’omicidio-Raggi.

È il risultato dell’intervento di Marco Cecconi (Fdi-AN) in apertura della seduta di giovedì, dedicata al bilancio consuntivo 2014, con il quale ha chiesto espressamente al sindaco di dare subito una risposta: che finalmente è arrivata.

“Noi non siamonon lo siamo mai stati e non inizieremo certamente adesso – tra quanti speculano sulle circostanze: prova ne sia il fatto che, – dice Cecconi – quando noi abbiamo sollevato la questione-sicurezza in questa consiliatura (ottobre 2014) non era stato ucciso nessuno:e forse è per questo che le nostre iniziative sono state ignorate o affossate con spocchioso disinteresse, soprattutto da parte del PD. Non era ancora stato ucciso nessuno: e, non a caso, siamo stati a lungo, oltre che i primi, anche gli unici”.

“Adesso, dopo l’omicidio di Gabelletta, – continua Marco Cecconi – non abbiamo alcuna intenzione di unirci al coro xenofobo di qualcuno: anche perché gli autori dei fatti criminosi di questi giorni sono europei… E non abbiamo neanche alcuna intenzione di unirci al coro di chi se la prende con l’Amministrazione comunale: alla quale è onestamente impossibile attribuire responsabilità in ordine all’episodio specifico, che (tra l’altro) ha fatto registrare la presenza in loco e il tempestivo intervento delle forze dell’ordine”.

“Noi vogliamo semplicemente fare nostre le parole che il Vescovo ha pronunciato proprio in queste ore: “Terni chiede sicurezza. È necessario che tutti si adoperino, CIASCUNO SECONDO LE PROPRIE COMPETENZE”. – conclude Cecconi Dieci giorni fa (e siamo stati gli unici!) abbiamo ricordato con un’interrogazione presentata in quest’aula l’imminente scadenza del termine entro il quale il ‘pacchetto-sicurezza’ sarebbe dovuto arrivare in consiglio. Nessuno ci ha risposto. Il termine è scaduto. Mercoledì, dopo l’omicidio di Gabelletta, il sindaco è andato in Prefettura (così abbiamo letto) a sostenere che l’Amministrazione sta facendo la sua parte per dare attuazione agli impegni assunti con la firma del “Patto per la sicurezza”. Ma la città non sa di che cosa si tratta… Piuttosto che giocare al tanto peggio tanto meglio, confidiamo ancora sul fatto che si mantengano gli impegni presi e a maggio si possa dare davvero il via libera a misure concrete da parte dell’Amministrazione, per quanto di sua competenza”.