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Fcu, disagi sulle linee | Chiesti finanziamenti alla Regione

Si festeggia quest’anno il centenario della nascita della Fcu, la Ferrovia centrale umbra: un annus horribilis, per i sindacati, che cade “nel momento peggiore” per l’ente, della Ferrovia centrale umbra. Filt-Cgil, FIlt-Cisl, Uilt-Uil, Faisa-Cisal e Ugl-Fna hanno chiesto alla Regione Umbria, e nello specifico alla presidente Marini e al neo assessore Giuseppe Chianella, di aprire un tavolo di confronto sul rilancio della ferrovia, attualmente “gestita da Umbria Tpl e mobilità Spa”, mentre il materiale rotabile è “di proprietà di Umbria mobilità esercizio Srl (società detenuta al 100 per cento da Busitalia-Gruppo Ferrovie dello Stato)”.
In un comunicato congiunto, i sindacati hanno evidenziato i disagi provocati agli utenti, e al personale dipendente, di Fcu per le interruzioni e i rallentamenti sulla linea e per la soppressione di alcuni corse treno, sostituite da autobus.
Secondo i sindacati di settore, soltanto con “un robusto piani di investimenti”, che garantisca la manutenzione straordinaria della linea ferroviaria, l’acquisto in tempi brevi di nuovo materiale rotabile e la manutenzione di quello esistente, si può attuare un vero rilancio della Fcu. All’interno dell’idea progettuale di sviluppo, anche la possibilità di rilanciare l’officina di Umbertide, che i sindacati vedono come un possibile volano occupazionale.

Un’idea, quella della rivalutazione delle stazioni Fcu, sostenuta anche da alcuni consiglieri di Perugia del Pd: Erika Borghesi, Alvaro Mirabassi e Leonardo Miccioni, si rivolgono questa volta a Palazzo dei Priori. “Invitiamo l’Amministrazione comunale – si legge in una loro nota – a sostenere con forza il progetto che da diverso tempo RFI (Rete Ferroviari Italiana) sta portando avanti a livello nazionale. Nell’ambito delle iniziative a carattere sociale del Gruppo FSI, infatti, esiste un progetto che mira a far uscire dal degrado e dal parziale inutilizzo le numerose stazioni FCU. In concreto, ad Istituzioni ed associazioni che ne rilevino l’esigenza viene data la possibilità di ottenere in comodato d’uso gratuito gli stabili collocati nei pressi delle ex stazioni, con una durata dai 5 ai 9 anni. Di concerto con FCU e Amministrazione comunale, l’Ente o associazione che utilizzerà gli stabili in questione deve garantirne la manutenzione ordinaria e straordinaria. Tutto ciò comporta ricadute straordinariamente positive sia per l’Ente/associazione che aderisce al progetto, che vede risolto il problema di reperire la propria sede, e per la collettività tutta, poichè nei locali “riassegnati” dovranno essere realizzate iniziative e progetti che abbiano ricadute positive sul territorio e per la qualità delle stazioni stesse. Riteniamo sia da prendere a modello il caso dell’edificio della ex Stazione FCU di S. Martino in Campo, tornato a nuova vita ospitando la Direzione Didattica dell’Istituto Comprensivo Perugia 9. Sollecitiamo quindi l’Amministrazione, con il nostro Ordine del giorno, a procedere in tale direzione, di concerto con FCU e gli Enti preposti, attraverso una ricognizione delle stazioni che potrebbero essere utilizzate per gli scopi previsti dal progetto, realizzando programmi volti alla concessione in comodato d’uso gratuito ad Enti ed associazioni meritevoli, legati al territorio perugino. Azioni che contribuirebbero – concludono i consiglieri – a limitare la condizione di degrado ed insicurezza di alcune aree del nostro territorio, restituendo al contempo spazi ad importanti realtà sociali”.