Sarà presentato sabato 18 giugno 2011, alle ore 18, presso il Resort “San Pietro sopra le acque” di Massa Martana il libro di Fausto Bertinotti “Chi comanda qui? Come e perché si è smarrito il ruolo della Costituzione”. L’evento rientra nell’ambito delle iniziative promosse dal Comune per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Alla presentazione del volume, introdotta dal sindaco Maria Pia Bruscolotti e moderata dal giornalista Paolo Raffaelli, interverranno l’autore, l’assessore regionale alla cultura Fabrizio Felice Bracco e il docente universitario Mario Tosti. Con questo saggio, l’ex presidente della Camera dei Deputati ed ex leader di Rifondazione Comunista, uscito dalla scena politica nazionale nel 2008, si occupa della salute della nostra Costituzione. Nella primavera del 1945 l'Europa, benché sconvolta dal secondo conflitto mondiale, si sente rinata. Rinata perché la guerra è finita e perché è reduce dalla vittoria contro un nemico dell'intero genere umano: il Nazifascismo. In Italia e in Francia tale successo è stato ottenuto anche grazie all'azione e al sacrificio di chi ha dato vita alla Resistenza, ed è proprio in questi due paesi che si sviluppa con maggior vigore lo spirito costituente. Fausto Bertinotti ricostruisce la genesi della Carta repubblicana italiana e il ruolo che ha avuto nei “trent'anni gloriosi” seguiti alla promulgazione. Alla luce di alcuni suoi articoli, essa appare agli occhi dell'autore come uno dei punti più alti del diritto costituzionale di tutti i tempi, poiché il suo destinatario non è più il cittadino indifferenziato, reso tale dalla legge, ma la persona così come storicamente si è andata definendo attraverso il suo lavoro, cioè la lavoratrice e il lavoratore in carne e ossa. “Oggi le Costituzioni democratiche europee sono seriamente minacciate dalla “globalizzazione” – è l’avvertimento dell’autore – e si registrano forti pressioni affinché vengano progressivamente sostituite da costituzioni materiali, che non sono frutto di assemblee costituenti, ma di processi reali, le cui finalità spesso non sono neppure dichiarate”.