La Provincia di Perugia sperimenterà su tre tratti stradali ad alta incidenza di collisioni con fauna selvatica il progetto “Life strade”, a cui aderisce insieme alle Regioni Umbria, Toscana e Marche e alle Province di Terni, Grosseto, Siena e Pesaro-Urbino. A riferirlo in Consiglio provinciale è stato l’assessore alla viabilità Domenico Caprini sollecitato dal consigliere di Socialisti e Riformisti per l’Umbria Enrico Bastioli che con una interrogazione chiedeva di conoscere nel dettaglio le finalità, i termini e in che modo l’Ente è coinvolto nel progetto in questione. Finanziato per circa 2 milioni di euro dalla Comunità Europea, “Life strade” è finalizzato a prevenire gli incidenti causati dalla fauna selvatica. Il nuovo sistema di gestione e riduzione delle collisioni veicolari con animali selvatici, specie ungulati, secondo quanto riferito da Caprini, sarà attuato in via sperimentale sulle seguenti strade: la S.P. 201 di Pietralunga nel tratto Montone-Pietralunga, la Flaminia tra Scheggia e Fossato di Vico e la S.R. 599 del Trasimeno Inferiore tra Panicarola e Dirindello. Altri due tratti specifici, sulla S.S. 3 bis e sulla S.P. 140-1 da Niccone a Nestore, serviranno invece da termini di paragone. Tutti tratti, come spiegato dall’assessore provinciale, che da precedenti monitoraggi sono risultati ad elevato tasso di incidenti provocati dall’attraversamento di animali selvatici. Sui primi tre tratti saranno collocate delle apparecchiature innovative alimentate ad energia solare: stazioni radar sensibili al movimento che attivano sensori acustici e luminosi capaci di dissuadere gli animali e impedirne quindi l’attraversamento. “In questo modo – ha spiegato Caprini – oltre a salvare gli animali da morte quasi certa, si riduce il rischio di impatto con i veicoli”. Estremamente soddisfatto della risposta fornita si è dichiarato Bastioli che ha preannunciato la presentazione sull’argomento di un ordine del giorno.