Foligno

Fase due, Confcommercio punta su ‘no tax’, eventi e drive – in

E’ un vero accordo in cinque pagine, con diritti e doveri, quello che Aldo Amoni, presidente di Confcommercio Foligno, ha illustrato al sindaco Zuccarini durante il tavolo tecnico di sabato. Il documento parte dalla premessa di una crisi economica difficile, “fermo il necessario rigore, le chiusure stanno compromettendo la tenuta del tessuto economico regionale e nazionale e le misure del Governo non hanno messo gli imprenditori nelle condizioni di resistere”.

Un intervento strutturato

Servirebbe dunque, stando alle proposte di Confcommercio, un intervento strutturato sulle tasse locali come Tari, Tasi, Tosap, Imu e imposta della pubblicità, oltre ad un intervento articolato sugli affitti commerciali e un protocollo di intesa sugli accessi alle attività economiche. Poi un fondo di solidarietà, appuntamenti per l’animazione territoriale e la consegna a domicilio.

Tasse

Per tasse ed ai tributi locali, il Comune dovrebbe impegnarsi ad attuare, relativamente all’annualità 2020, l’azzeramento delle stesse fino al 31.12.2020; dal 01.01.2021, ricalcolo integrale di quanto dovuto in ragione della certa diminuzione dei flussi con abbattimento pari ad almeno il 50%; per quanto riguarda l’IMU, tali interventi si riferiscono solo al caso in cui l’imprenditore sia proprietario dell’immobile in cui viene esercitata l’attività economica. Il Comune si impegna altresì a farsi portavoce presso il Governo, d’intesa con le altre Amministrazioni locali regionali e con l’ANCI regionale, della richiesta di poter utilizzare per i fini di cui sopra il “Fondo per i crediti di dubbia esigibilità”, disciplinato dal DPCM 28.12.2011 di cui ogni Comune dispone, previo uno svincolo concesso dal Governo in ragione della eccezionale crisi generata dalla pandemia. 

Affitti

Il Comune – chiede Confcommercio – dovrebbe impegnarsi ad azzerare i canoni di affitto per i locali commerciali di sua proprietà concessi in locazione ad operatori economici per i mesi di effettiva chiusura a causa dei decreti ministeriali: per i mesi a partire dalla riapertura, sempre disposta dal Governo, i canoni non potranno superare il 50% del valore originario; azzerare l’IMU in favore dei proprietari di immobili concessi in locazione ad operatori economici locali a patto che i primi sottoscrivano un accordo commerciale con i secondi che comporti l’azzeramento dei canoni di affitto per i mesi di effettiva chiusura o, in alternativa, un calmiere che porti per lo stesso arco temporale ad un abbattimento pari ad almeno il 50% del canone originario.

Accesso alle attività

Andrà stilato un protocollo per la gestione degli accessi nelle attività economiche comunali a seguito della riapertura, intervenendo su orari e modalità di presenza in azienda. Imprescindibile tenere conto delle linee guida che Governo e Regione stanno elaborando.

Fondo di solidarietà

Il fondo di solidarietà, che dovrà essere costituito dal Comune, servirà per le imprese che versino, a seguito della pandemia e dei relativi decreti restrittivi, in gravi condizioni economiche. Il Fondo potrà essere finanziato con risorse comunali ma anche con altre di varia natura quali donazioni, sponsorizzazioni, lasciti, contributi pubblici vari, ecc. Nella costituzione del Fondo e del soggetto deputato alla sua gestione, occorrerà coinvolgere banche, istituti di credito e fondazioni bancarie. Sarà inoltre necessario redigere un regolamento che disciplini l’accesso al Fondo e le modalità di ripartizione delle risorse in ragione dei fabbisogni espressi dalle imprese locali.

Il rilancio

Servirà anche una particolare strategia di rilancio del territorio, con eventi e iniziative. L’idea è quella di riaprire i mercati ambulanti attualmente precauzionalmente chiusi almeno per quanto riguarda la parte alimentare, considerato il servizio che essi svolgono per la collettività, e procedere all’implementazione dei nuovi mercati alimentari in base a quanto già concordato nei mesi passati; incentivare in generale la realizzazione di eventi attrattivi che valorizzino le peculiarità del territorio nel rispetto delle misure sanitarie che certamente contraddistingueranno tutto il 2020 anche dopo l’avvio della c.d. “fase 2”; prevedere, in particolare, in area da individuare, la realizzazione di un “drive in” con cinema e spettacoli all’aperto, in modo da limitare la possibilità di contagio e rispettare così il distanziamento di sicurezza previsto; mettere a disposizione a titolo gratuito Palazzo Brunetti-Candiotti per la realizzazione delle “giornate gastronomiche” in cui i ristoratori locali possano esercitare in tutto o in parte durante l’estate la loro attività di somministrazione, limitando così contatti e, quindi, possibilità di contagio in virtù degli spazi disponibili in questa location che consentono di attuare i necessari distanziamenti.

Palazzo Candiotti a disposizione

Le iniziative delle imprese dovranno essere supportate. A tal fine il sostegno può consistere sia in incentivi economici diretti finalizzati ad implementare i processi aziendali di consegna al domicilio del cliente, sia nella messa a disposizione di risorse umane e mezzi di derivazione pubblica (es., personale e automezzi della Protezione civile). Inoltre, in previsione di un graduale allentamento delle chiusure fino ad oggi previste ma sempre nel rispetto di criteri di distanziamento che accompagneranno buona parte dell’intero corrente anno, il Comune si impegna a sostenere le imprese locali che si organizzino per effettuare la vendita per asporto, laddove questa sia coerente con la tipologia di attività svolta, anche in tal caso con ogni risorsa (umana e materiale) che sia idonea.

Gli impegni di Confcommercio

Confcommercio, d’altro canto, si impegnerebbe a partecipare a tutti i tavoli e alle sessioni di approfondimento che si renderanno necessarie per l’attuazione del presente accordo, contribuendo con propri documenti di proposte ed osservazioni; con particolare riferimento al Protocollo per gli ingressi, Confcommercio si impegna a reperire soluzioni tecniche adeguate e a dare suggerimenti idonei al corretto avvio delle attività dopo i fermi disposti con decreto; Confcommercio si impegna altresì a promuovere attraverso la propria Confederazione nazionale un intervento sul Governo che porti allo svincolo del “Fondo per i crediti di dubbia esigibilità” di cui all’art. 2; Confcommercio, infine, provvederà a monitorare il buon esito delle iniziative proposte ed a suggerire eventuali nuovi interventi necessari alla ripartenza delle imprese del territorio.