La Fase 3 si avvicina e Città di Castello si prepara a “ripartire”, a cominciare da bar e ristoranti. Anche se non è ancora certa la data di riapertura dei centri estetici, che ad oggi pare essere quella del 25 maggio, “l’auspicio – ha dichiarato il sindaco Luciano Bacchetta – è che si sappia quanto prima anche la data di ritorno di queste attività, che hanno vissuto tre mesi di drammatica interruzione di lavoro e perdita di fatturato”.
Mostra cinquecentenario Raffaello solo “rinviata”
Il primo cittadino ha poi fornito due comunicazioni collegate alla “necessità di rilanciare il terziario, che è molto importante anche per la nostra città, a cominciare dal turismo”.
La mostra del cinquecentenario della morte di Raffaello, vetrina significativa per il territorio, che si sarebbe dovuta svolgere dal 1 ottobre a fine gennaio 2021, non sarà possibile per chiari motivi organizzativi, ma con il comitato organizzatore è stato deciso di non annullarla. La mostra si svolgerà pertanto nel marzo prossimo
Riapre il camping della Montesca
Il primo cittadino ha, poi, dato un altro annuncio: “A giugno prossimo riaprirà il camping di Città di Castello, completamente rinnovato, un bel segnale anche per i tifernati, che storicamente sono molto legati al camping della Montesca”. La struttura ha una nuova gestione, che ha compiuto un grande lavoro di restyling. “Sarà anche questo – aggiunge Bacchetta – un bel segnale di rilancio e ripartenza per il nostro territorio, di cui le persone hanno bisogno. L’economia deve riprendere, le burocrazie devono essere eliminate il più possibile e noi, per quello che ci compete, cercheremo di farlo compatibilmente con le misure prudenziali che dobbiamo tuttora mantenere”.
L’appello alla responsabilità
In conclusione il sindaco ha rivolto un appello ai tifernati: “Mi vengono segnalati molti momenti di allentamento delle misure precauzionali, gente senza mascherine e assembramenti. In altre città umbre i sindaci sono tornati a chiudere i parchi per timori di assembramenti, ma io questo non lo voglio fare perché credo molto nel senso di autoresponsabilità e autodisciplina, però faccio un caldo invito a mantenere tutte le forme di distanziamento tuttora vigenti. Per quanto riguarda le mascherine non c’è l’obbligatorietà stringente delle scorse settimane, ma c’è comunque l’obbligo di tenerle quando si è a contatto con gli altri”.
“Se il contagio ripartisse – conclude – sarebbe a serio rischio non solo la qualità della nostra vita quotidiana ma anche la nostra economia, perché chiuderebbero di nuovo le aziende, non ripartirebbero le attività commerciali e torneremmo punto e a capo. Cerchiamo ancora di essere prudenti perché il Covid 19 purtroppo è ancora fra noi”.