Test e tamponi a disposizione di chi rientra in Umbria provenendo dalle altre regioni. Lo fa sapere la Regione dopo l’avvio della “Fase 2” dell’emergenza Coronavirus.
Due fattori determinanti per mantenere gli obiettivi raggiunti e contenere sempre di più la propagazione dell’infezione da Covid-19 sono le “2 T”. Vale a dire Tracciatura dei contatti e Test.
Per tale ragione, la Direzione alla salute della Regione Umbria informa che è importante che tutti i cittadini che, in seguito all’allentamento, a partire dal 4 maggio, delle misure di contenimento previste dal DPCM del 26 aprile 2020, faranno o hanno già fatto ingresso nel territorio umbro da altre regioni italiane, ne diano comunicazione. Per farlo bisogna inviare una e-mail indicando nome, cognome, indirizzo e recapito telefonico. Se la residenza è nel territorio di competenza dell’Usl Umbria 1, l’e-mail è da inviare all’indirizzo prevenzione@uslumbria1.it. Al contrario, se si ricade all’interno dell’Usl Umbria 2, la mail a cui scrivere è la seguente: prevenzione@uslumbria2.it.
I cittadini che lo faranno verranno richiamati dal Servizio di Igiene e Sanità Pubblica del proprio Distretto che provvederà, se opportuno, a offrire sia il test sierologico che il tampone molecolare, dandone comunicazione tempestiva al Medico di Medicina Generale.
Il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica si farà carico, una volta ottenuto il referto, di gestire il restante percorso, compresa l’adozione di eventuali misure contumaciali qualora necessarie in caso di positività al Coronavirus.
Si ricorda inoltre che la Circolare del 2 maggio 2020 del Ministero dell’Interno chiarisce che, una volta che si sia fatto rientro, non saranno più consentiti spostamenti al di fuori dei confini della Regione in cui ci si trova. Ovviamente qualora non ricorra uno dei motivi legittimi di spostamento indicati nella circolare stessa.
La Direzione sanitaria evidenzia che “in questa fase risulta indispensabile adottare i comportamenti indicati, innanzitutto per proteggere la salute di tutti i cittadini umbri, ma anche per poter progredire verso una fase di ulteriore apertura delle attività produttive”.