E’ durata solo un giorno l’attività di addestramento cani non da caccia nei centri cinofili in Umbria. Giovedì, sulla base della comunicazione fatta sulla propria pagina Facebook dall’assessore Roberto Morroni, numerosi proprietari dei cani, dopo aver preso appuntamento con i responsabili dei centri cinofili frequentati, si sono presentati con il loro animale, muniti di guanti e mascherine, per effettuare l’atteso addestramento, dopo due mesi di stop.
Una giornata di divertimento, al termine della quale è arrivata la nuova doccia gelata. Comunicata con una modifica del post da parte dell’assessore Morroni, sulla base dello stop ricevuto dalla Prefettura. Come era avvenuto, il giorno prima, per la pesca nei laghetti.
Così il post modificato sulla pagina dell’assessore Morroni:
“RIAPERTURA DEI CENTRI ADDESTRAMENTO CINOFILO
+++ SONO STATI EFFETTUATI ULTERIORI APPROFONDIMENTI
L’ESITO DEI QUALI NON PERMETTE AL MOMENTO LO SVOLGIMENTO DI TALE ATTIVITA’.
– RIAPERTURA DEI LAGHETTI DI PESCA SPORTIVA
+++ SONO STATI EFFETTUATI ULTERIORI APPROFONDIMENTI
L’ESITO DEI QUALI NON PERMETTE AL MOMENTO LO SVOLGIMENTO DI TALE ATTIVITA’“.
Una modifica al post originario (quello di mercoledì 6 maggio in cui si annunciava il via libera alla pesca sportiva nei laghetti e all’addestramento cani nei centri cinofili) che ha portato anche a cambiare il tenore dei commenti. Con le persone che prima applaudivano alle riaperture e poi lamentavano sia il nuovo stop, sia le modalità della comunicazione.
Alcuni responsabili dei centri cinofili mercoledì pomeriggio, al termine di una giornata di attività (a questo punto illegale, loro malgrado) hanno contattato sia gli uffici dell’Assessorato, sia la Prefettura, per cercare di avere una indicazione ufficiale. Perché la Regione Umbria non ha emesso una specifica ordinanza. La possibilità – prima concessa e poi revocata – di addestrare cani nei centri cinofili e di pescare nei laghetti era arrivata sulla base di un’interpretazione della norma nazionale, il famoso Dpcm che regolamenta la Fase 2. Interpretazione estensiva che non ha convinto la Prefettura di Perugia.
La pesca sportiva nelle acque demaniali e l’addestramento cani nelle aree Zac in Umbria è dunque consentito. Per la pesca nei laghetti e per l’addestramento cani nei centri cinofili si dovrà ancora attendere, secondo le comunicazioni ad oggi, venerdì 8 maggio. Gli appassionati, a questo punto, controllino costantemente Facebook.