Così da lunedì 18 aprile, in questa Fase 2 dell’emergenza Coronavirus, si potrà andare dal barbiere, dal parrucchiere o nel centro estetico. L’Inail ha infatti pubblicato le linee guida redatte insieme all’Istituto superiore sanità.
Le regole Inail per bar e ristoranti
Orari di apertura flessibili, turnazione, appuntamento obbligatorio, accesso di un cliente alla volta al servizio e distanza di almeno 2 metri tra i clienti nelle varie fasi, lavaggio dei capelli necessario prima del taglio, asciugamani usa e getta. Nei centri estetici, uso della visiera e divieto di sauna, bagno turco e idromassiggio.
In Umbria i saloni di barbieri e parrucchieri iscritti alla Camera di commercio sono circa 1.800. A questi si aggiungono oltre 600 istituti di bellezza e per manicure e pedicure.
Secondo lo studio tecnico utilizzato dall’Inail, in Umbria in 625mila utilizzano i servizi alla persona regolarmente. Con 33mila persone che si recano nel salone di bellezza più di una volta a settimana.
Parrucchieri che a seguito della chisura hanno già perso circa il 50% del fatturato annuo. Ancora peggio per i centri estetici, che hanno nei mesi di marzo, aprile e maggio il massimo afflusso di clientela.
Attività regola a cui si aggiungono quelle degli abusivi. Un fenomeno sempre più esteso, come denunciano Cna e Confartigianato. E la chiusura forzata a causa dell’emergenza Coronavirus ha spinto molti artigiani a lavorare abusivamente, servendo i clienti nel proprio locale con le serrande abbassate o recandosi nelle case delle persone. Pratica, questa, particolarmente pericolosa per la diffusione del contagio.
Centro benessere aperto nonostante l’emergenza Coronavirus,
chiuso dalla Finanza
Ecco, integralmente, le raccomandazioni di Inail e Iss per la riapertura di saloni di bellezza e centri estetici da lunedì 18 aprile.
“Al fine di garantire l’accessibilità ai servizi dopo un lungo periodo di chiusura e in considerazione delle misure da adottare, che verosimilmente ridurranno il numero di trattamenti in contemporanea, è opportuno prevedere la possibilità di permettere deroghe ai giorni di chiusura e consentire l’estensione degli orari di apertura dei locali.
Misure organizzative generali
Fasi di prenotazione, accoglienza e conclusione del servizio
Fase di svolgimento delle attività
Misure igienico-sanitarie
Oltre alle comuni misure igienico-sanitarie, per i centri estetici sono previsti ulteriori accorgimenti organizzativi.
Questi gli accorgimenti per chi lavora in saloni di acconciatura e centri estetici:
“In primo luogo, si richiama all’obbligo di utilizzo di mascherine chirurgiche durante tutta la giornata di lavoro (art. 16, legge 24 aprile 2020, n. 27 di conversione del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18) e di guanti in nitrile che dovranno essere cambiati per ogni cliente. L’uso della mascherina chirurgica dovrà essere associato a visiere o schermi facciali rispondenti ai requisiti previsti dalla norma tecnica di riferimento UNI EN 166:2004, ovvero quelli autorizzati in deroga, ai sensi della normativa vigente per l’emergenza COVID-19, per le attività di cura del viso e della barba. In particolare per gli estetisti dovranno essere previsti dispositivi di protezione individuale di livello protettivo superiore (FFP2 o FFP3 senza valvola espiratoria) per le attività di cura del viso che prevedono l’utilizzo di vapore e/o generazione potenziale di aerosol e, comunque, in tutti i casi già previsti dalla normativa vigente. Sia i FFP2/FFP3 che gli schermi facciali e le visiere devono essere DPI di III categoria, per cui il loro uso deve essere valutato nell’ambito della complessiva gestione dei rischi, con un adeguato coinvolgimento del medico competente, ove previsto.
Deve inoltre essere garantita una adeguata informazione e formazione sull’utilizzo dei DPI, con particolare riferimento alla importanza dell’uso esclusivo del dispositivo, alla importanza di non toccare la parte esterna del dispositivo durante l’utilizzo e di procedere alla immediata igiene delle mani nel caso in cui un simile contatto non possa essere evitato, alle modalità di sanificazione e conservazione dei dispositivi riutilizzabili (in particolare schermi facciali e visiere) fra un utilizzo e l’altro, alla importanza di una accurata igiene delle mani prima di indossare il dispositivo e dopo averlo rimosso e manipolato per la sanificazione se riutilizzabile.
In particolare per la sanificazione dopo ogni utilizzo di schermi facciali e visiere, il dispositivo deve prima essere lavato con acqua e comuni detergenti e quindi disinfettato secondo le istruzioni fornite dal produttore o, in mancanza, mediante prodotti contenenti agenti “disinfettanti” secondo le indicazioni fornite dalle circolari del Ministero della Salute e dal Rapporto ISS COVID-19, n. 19/2020.
L’uso prolungato nel tempo dei prodotti di disinfezione può deteriorare le componenti delle protezioni oculari/facciali. Pertanto, prima di ogni utilizzo del dispositivo è necessario ispezionare la visiera/schermo facciale e, se sono presenti segni di deterioramento, sostituire le componenti danneggiate (seguendo le istruzioni contenute nella guida all’utilizzo del dispositivo) o l’intera protezione.
Allo stesso modo, anche il personale addetto alla cassa dovrà indossare la mascherina chirurgica prevedendo altresì barriere di separazione (ad es. separatore in plexiglass). In considerazione della tipologia di attività è opportuno, oltre ad un’informazione di carattere generale sul rischio da SARS-CoV-2, impartire altresì un’informativa più mirata, anche in collaborazione con le figure della prevenzione di cui al D.Lgs. 81/08 e s.m.i. con particolare riferimento a specifiche norme igieniche da rispettare nonché all’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, ove previsti, anche per quanto concerne la vestizione/svestizione.
Va ribadita la necessità di una corretta e frequente igiene delle mani, anche attraverso la messa a disposizione in punti facilmente accessibili di appositi dispenser con soluzione idroalcolica.
Particolare attenzione dovrà essere posta ai locali spogliatoi ed ai servizi igienici, in particolare prevedendo un’adeguata attività di pulizia giornaliera degli stessi. In tali locali se dotati di finestre queste devono rimanere sempre aperte; se privi di finestre, gli estrattori di aria devono essere mantenuti in funzione per l’intero orario di apertura. Si consiglia di indossare abiti da lavoro diversi da quelli di arrivo al lavoro o in alternativa mantella/grembiule monouso.
Lavare regolarmente gli indumenti da lavoro con prodotti specifici ad una temperatura di almeno 60 C° e per un tempo di almeno 30 minuti.”