Da lunedì 4 maggio, con l’inizio della Fase 2, si potrà tornare a pesca nei fiumi e nei laghi dell’Umbria. Riconosciuta come disciplina sportiva individuale, praticata in Umbria da oltre 16mila persone in possesso di regolare licenza.
La Fq del Governo
Dopo il chiarimento del Governo sul fatto che la pesca sia considerata attività sportiva individuale, nel pomeriggio è arrivata la Faq sulle modalità. Può essere svolta individualmente, a meno che non si tratti di persone conviventi. E dal 4 maggio non più solo in prossimità della propria abitazione.
Sono vietati, ovviamente, gli assembramenti. E il mantenimento di una distanza di 2 metri, come noto.
La novità riguarda le modalità di spostamento: “Al fine di svolgere l’attività motoria o sportiva di cui sopra, è consentito anche spostarsi con mezzi pubblici o privati per raggiungere il luogo individuato per svolgere tali attività. Non è consentito svolgere attività motoria o sportiva fuori dalla propria Regione“.
(Aggiornamento delle ore 19,45)
Nei giorni scorsi erano stati diversi gli appelli alla Regione per la riapertura, tra cui quello di Francesco Marini, già nazionale italiano di questo sport. I pescatori avevano evidenziato come, da regolamento, la pesca sportiva prevedesse già dei distanziamenti molto più ampi (8 metri) rispetto a quelli previsti per limitare i rischi di contagio da Covid-19.
Resta però il nodo dei negozi che vendono attrezzature per la pesca sportiva, che non possono riaprire fino al 18 maggio. Da qui la richiesta del comitato umbro della Fipsas (Federazione italiana pesca sportiva ed attività subacquee).
Restano ovviamente in vigore i paletti generali anti contagio, con la possibilità per le autorità locali di inserire decreti in caso di rischio o di interdire gli accessi ad aree dove si creassero pericolosi assembramenti.
Al momento non c’è un’apposita ordinanza o una declaratoria da parte della Regione Umbria, come fatto già da una metà delle Regioni italiane. Che in alcuni casi fissano delle specifiche regole, ad esempio circa le possibilità di spostamento da parte dei pescatori, limitandole alla sola provincia.
L’Umbria, al momento, ha scelto di restare all’interpretazione nazionale: se per il Governo la pesca sportiva è considerata disciplina sportiva individuale, allora si può tornare a pescare.
Del resto già alcuni Comuni umbri, nelle indicazioni su cosa si potrà fare da lunedì 4 maggio, inseriscono l’attività di pesca.
La Fipsas, dopo gli incontri avuti con i rappresentanti del Governo, è stata informata che sarà inserita una FAQ di chiarimento, sul sito della Presidenza del Consiglio, dove sarà chiarito in che modo potrà essere praticata l’attività della pesca sportiva in mare e in acque interne.