Categorie: Istituzioni Perugia

Fascia appenninica, Presidente Marini presente al convegno di Costacciaro

“La Regione Umbria sta già lavorando ad una specifica azione per la valorizzazione delle aree interne della fascia appenninica, che sarà inserita nel più vasto programma di utilizzo dei fondi comunitari per il prossimo settennato 2014-2020”. È quanto affermato dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, nell’intervento con il quale ha concluso i lavori dell’incontro promosso dalle amministrazioni comunali di Costacciaro, Fossato di Vico, Scheggia-Pascelupo e Sigillo, sul tema “I territori del Parco regionale del monte Cucco e dell’Appennino umbro: opportunità di sviluppo nella nuova programmazione comunitaria 2014-2020”, svoltosi a Costacciaro.
La necessità di un “lavoro comune” delle quattro amministrazioni comunali “affinché le comunità locali svolgano un ruolo attivo e da protagonisti nella individuazione delle linee strategiche per lo sviluppo di questi territori” è stata posta, in apertura dei lavori, dal sindaco di Costacciaro, Rosella Bellucci. “Dobbiamo essere protagonisti – ha affermato il sindaco – di una programmazione negoziata tra enti locali e Regione e mettere al centro di questa azione la vocazione dei nostri territori, partendo dallo straordinario patrimonio ambientale e paesaggistico rappresentato innanzitutto dal Parco del Monte cucco. Dobbiamo lavorare ad un piano di sviluppo che possa guardare al futuro delle nostre comunità”.
Della vocazione di questa parte dell’Appennino umbro legata alla montagna ha parlato anche Don Salvatore Frigerio, ricordando il ruolo fondamentale svolto nei secoli passati dalle comunità religiose: “I monaci – ha ricordato don Frigerio – custodivano una foresta che li custodiva. Da qui dobbiamo partire per immaginare un futuro che offra alla nostra gente occasioni di sviluppo e crescita, nel rispetto della vocazione di questo territorio, facendo vivere l’uomo in comunione armonica con l’ambiente. La montagna qui rappresenta una risorsa che va utilizzata con attenzione, evitando aggressioni al territorio, cercando di creare uno sviluppo che sia ambientalmente sostenibile”.
Lucio Caporizzi, direttore dell’Area Programmazione strategica della Regione Umbria, ha illustrato il documento elaborato dalla Giunta regionale ed approvato di recente dal Consiglio regionale contenente le “linee strategiche per la prossima programmazione dei fondi comunitari 2014-2020”. “L’Unione Europea ed il Governo nazionale – ha spiegato – hanno individuato, tra i diversi obiettivi che la nuova fase dei fondi comunitari deve cercare di realizzare, anche quello relativo alla valorizzazione delle cosiddette ‘aree interne’. Con questa azione dovremo cercare di rompere il ‘circuito vizioso’ che ha determinato l’abbandono e la marginalizzazione delle aree montane”.

“Dobbiamo però far sì – ha aggiunto – che la vocazione del territorio da slogan si traduca in progetti concreti che devono necessariamente avere un carattere trasversale e integrato affinché possano essere interessati alla crescita ed allo sviluppo i diversi ambiti dell’economia locale, dalla valorizzazione della montagna in termini ambientali e turistici, alla promozione dell’agricoltura, alla produzione di energia da fondi rinnovabili, fino ai servizi per i cittadini, senza i quali sarebbe difficile riportare le persone a vivere in aree nona adeguatamente servite da infrastrutture”.
“Pensando alla strategia per lo sviluppo della nostra regione – ha detto la presidente Marini, concludendo i lavori dell’incontro – non possiamo non considerare quanto è accaduto e cosa ha provocato la grave crisi economica di questi ultimi cinque anni. Occorre quindi puntare ad una programmazione delle nuove risorse comunitarie, peraltro le uniche che avremo a disposizione per politiche di sviluppo e crescita, che per un verso allevii i pesanti impatti che questa crisi ha prodotto sulle imprese e sulle persone, e per l’altro verso favorisca una nuova crescita e nuova occupazione”.
La Presidente ha citato i due progetti territoriali sui quali sta lavorando la Giunta regionale per la valorizzazione delle aree interne, uno dei quali riguarda appunto la fascia appenninica: “In questi progetti sarà centrale il ruolo della montagna e delle aree rurali quale motore per lo sviluppo e la crescita economica. Per noi – ha detto – è fondamentale dunque il confronto con le comunità e gli enti locali. Vogliamo lavorare insieme affinché azioni e progetti siano frutto di un lavoro comune e condiviso. È obiettivo comune quello di mettere in campo azioni che consentano alle persone, ma anche alle imprese, di restare e magari ritornare a vivere in queste aree. Obiettivo – ha concluso – che non solo è condiviso da tutti noi, ma che la stessa Unione Europea ci indica con forza”.