Nella stagione estiva, l’esposizione ai raggi solari e alle elevate temperature, possono incidere sulla integrità, l’efficacia e la sicurezza dei farmaci, suggeriamo dunque di fare attenzione ad alcuni accorgimenti che, se adottati, contribuiranno a farti trascorrere un’estate serena, al riparo da spiacevoli inconvenienti.
In una nota stampa, il Dipartimento per l’Assistenza Farmaceutica dell’Azienda Usl Umbria 2 diretto da Fausto Bartolini, raccomanda alcune regole da seguire per una corretta conservazione dei farmaci:
– qualora l’aspetto del medicinale che si utilizza abitualmente appaia diverso dal solito o presenti dei difetti (presenza di particelle solide in sospensione o sul fondo, cambio di colore o odore, modifica di consistenza), consulta il medico o il farmacista prima di assumerlo. Tieni presente che non sempre l’aspetto, l’odore o il colore del medicinale rivelano se si è verificata un’alterazione, pertanto è fondamentale conservare sempre in modo corretto il farmaco.
– nel caso di un farmaco presente in diverse forme farmaceutiche e in assenza di controindicazioni particolari (ad esempio la difficoltà di deglutizione), sono preferibili le formulazioni solide rispetto a quelle liquide che, contenendo acqua, sono in genere maggiormente sensibili alle alte temperature.
– per essere certo di conservare il medicinale nel modo corretto, leggi attentamente le modalità di conservazione indicate nelle informazioni del prodotto. Qualora queste non siano specificate, conserva il medicinale in luogo fresco e asciutto a una temperatura inferiore ai 25°.
– se esponi i medicinali per un tempo esiguo (una o due giornate) a temperature superiori a 25° non ne pregiudichi la qualità, ma, per un tempo più lungo, ne riduci considerevolmente la data di scadenza. Se invece la temperatura di conservazione è specificatamente indicata, non rispettarla potrebbe addirittura renderli dannosi per la salute.
– se acquisti farmaci, non tenerli per ore in auto al caldo e portali a casa appena puoi. Se hai bisogno di conservare i medicinali di emergenza in auto, chiedi al tuo farmacista di consigliarti un contenitore sicuro che ti consentirà di mantenere il farmaco alla corretta temperatura. Evita il bagagliaio che potrebbe surriscaldarsi eccessivamente.
– se soffri di una patologia cronica come il diabete o di una malattia cardiaca, un’alterazione di una dose di un farmaco fondamentale, come l’insulina o la nitroglicerina, può essere rischiosa. Ricorda che i farmaci a base di insulina vanno conservati in frigorifero. In caso di lunghi viaggi o se hai necessità di tenerli in auto per emergenza, conservali in un contenitore sicuro che li mantenga alla giusta temperatura. Presta particolare attenzione anche con gli antiepilettici e gli anticoagulanti. Piccole modificazioni in farmaci come questi possono fare una grande differenza per la tua salute. Alcune alterazioni che potrebbero verificarsi in antibiotici e/o aspirina potrebbero causare danni ai reni o allo stomaco.
– se utilizzi farmaci in forma pressurizzata (spray), evitane l’esposizione al sole o a temperature elevate e utilizza contenitori termici per il trasporto.
– qualsiasi tipo di striscia per test diagnostici, come ad esempio quelle utilizzate per verificare i livelli di zucchero nel sangue, la gravidanza o l’ovulazione, è estremamente sensibile all’umidità, che potrebbe causarne l’alterazione e dare una lettura non corretta. Evita di conservarle in luoghi umidi o eccessivamente caldi.
– i farmaci per la tiroide, i contraccettivi e altri medicinali che contengono ormoni sono particolarmente sensibili alle variazioni termiche. Conservali in ambienti freschi e a temperatura costante.
– non inserire farmaci diversi in una sola confezione e non mescolarli in uno stesso contenitore per risparmiare spazio in valigia: potresti avere poi delle difficoltà a riconoscere la data di scadenza, la tipologia del medicinale e il dosaggio.
– se devi necessariamente spedire dei medicinali scegli sempre le compresse o comunque forme solide.
– alcuni farmaci possono causare reazioni da fotosensibilizzazione (reazioni fototossiche o fotoallergiche) che solitamente sono costituite da manifestazioni cutanee come dermatiti, eczemi, ecc. a seguito dell’esposizione al sole. Controlla attentamente le istruzioni in caso di assunzione di: antibiotici (tetracicline, chinolonici) , sulfamidici , contraccettivi orali (pillola), antinfiammatori non steroidei (FANS), prometazina (antistaminico).
– evita l’esposizione al sole dopo l’applicazione di gel/cerotti a base di ketoprofene (fino a due settimane dopo il trattamento) o creme a base di prometazina, queste ultime spesso utilizzate per le punture di insetti o allergie cutanee. In caso lava accuratamente la zona interessata, in modo da evitare la comparsa di macchie o, peggio, vere e proprie ustioni. Per tutti gli altri medicinali in forma di gel/crema verificane la compatibilità con l’esposizione al sole. Intorno agli occhi, nel periodo estivo, non utilizzare prodotti che con il calore potrebbero entrare a contatto con la superficie oculare (creme o pomate non idonee all’uso oftalmico).
– il caldo può provocare l’abbassamento della pressione anche in soggetti ipertesi, pertanto la terapia dell’ipertensione arteriosa (ACE inibitori in associazione o meno con diuretici, sartani, calcio antagonisti, diuretici, beta bloccanti, bloccanti dei recettori alfa adrenergici) e di altre malattie cardiovascolari potrebbe richiedere un riadattamento da parte del medico/specialista nel periodo estivo. Tieni presente che le terapie in corso non vanno mai sospese autonomamente e che è opportuno effettuare un controllo più assiduo della pressione arteriosa.