Luca Biribanti
“L’assurda protesta inscenata nel centro di Terni da Casapound è espressione della barbarie culturale ed esistenziale che tradizionalmente caratterizza tutte le organizzazione di matrice fascista, capaci di strumentalizzare anche la morte pur di ottenere qualche visibilità”. Queste sono le prime parole con le quali la Federazione della Sinistra di Terni ha commentato la singolare, quanto discutibile iniziativa messa in atto dal responsabile del nucleo cittadino di Casapound, Piergiorgio Bonomi, che il 1° aprile scorso aveva ‘impiccato’ alcuni fantocci ai varchi delle zone ZTL come simbolo della condizione in cui si troverebbero, a giudizio dell'organizzazione, i commercianti del centro della città.
L’iniziativa dei militanti dell’associazione di estrema destra ha suscitato numerose polemiche politiche, ma l’accusa più dura viene sempre dalla Federazione della Sinistra che ha diffuso una nota nella quale continua il j’accuse contro Casapound: ”La FST ritiene che i manichini appesi ai pali della ZTL dagli attivisti di Casapound non rappresentino semplicemente una bravata, ma soprattutto denotino, con il loro carattere inquietante e macabro, la più totale indifferenza morale verso quei commercianti di cui pretendono di prendere le difese. Chi non arriva a fine mese, chi chiude bottega, chi non ha soldi per il mutuo o la famiglia non ha bisogno di vedersi rappresentata la propria fine per avere cognizione del dramma che vive. Per la FST la difesa dei diritti dei lavoratori passa per l’azione collettiva ed auto organizzata di tutti coloro che subiscono la crisi provocata dalle politiche neoliberiste, non per azioni vuote di senso e di contenuto.
Terni non si lascerà intimidire da chi finge di lottare il carovita per legittimare il fascismo; la rivendicazione di un mondo migliore non si improvvisa, ma richiede un impegno costante per opporre alla logica della guerra tra i poveri quella della solidarietà e del mutualismo”.
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